venerdì 30 agosto 2024

Gallicano "sotterranea"

Un esperienza unica, una prospettiva singolare. Dall'arco di Francesco V fino ad arrivare al Viadotto. Un percorso nella storia recente di Gallicano, un percorso da valorizzare.











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Il Rifugio Rossi alla Pania ha celebrato il centenario

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mercoledì 21 agosto 2024

Festa della Madonna della Guardia a Garfagnana



Domenica 25 agosto, ultima del mese, presso il santuario del monte Argegna in Alta Garfagnana si svolge uno degli appuntamenti religiosi più noti e partecipati della Garfagnana, la festa della Madonna della Guardia, a poco più di mille metri di altezza, a confine tra i territori comunali di Minucciano e Sillano Giuncugnano, ma anche tra la Garfagnana e la Lunigiana. 
Diverse migliaia di persone, infatti, in questa domenica, salgono al Santuario della Nostra Signora della Guardia, poco sopra il Passo di Carpinelli, per la festa della patrona delle valli della Garfagnana e della Lunigiana. Come ogni anno, l’ampio prato che circonda il Santuario viene occupato da fedeli, turisti, villeggianti, bancarelle. 

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martedì 20 agosto 2024

Palestra di arrampicata "L'Apuano Appeso" a Gallicano

Presto aprirà a Gallicano una palestra di arrampicata in Via Roma grazie all'A.S.D. Apuano Appeso.

 

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Tre serate dedicate alla speleologia alla Grotta del Vento per il 60° anniversario


In occasione del sessantesimo anniversario del ciclo di esplorazioni che hanno portato la Grotta del Vento a divenire la principale attrattiva turistica della Garfagnana, in collaborazione con il Comune di Fabbriche di Vergemoli la Direzione della Grotta del Vento presenta tre eventi speciali che si terranno per celebrare l’importanza dei risultati sin qui raggiunti.

Ecco il programma:

Venerdì 23 agosto – ore 21 – presso l’edificio di accoglienza turistica e all’interno della grotta.
DALL’ESPLORAZIONE ALLA VALORIZZAZIONE: UN SOGNO DIVENUTO REALTÀ
Vittorio Verole- Bozzello, lo speleologo che ha interamente dedicato la sua vita alla divulgazione di ogni aspetto relativo al mondo sotterraneo delle grotte naturali terrà una conferenza nel corso della quale illustrerà la storia delle esplorazioni, la molla che lo ha spinto a valorizzare la Grotta del Vento, e le varie fasi dei lavori, tra i più difficoltosi che mai siano stati effettuati in una cavità naturale italiana. Nel corso della conferenza verranno proiettate alcune immagini “storiche”.
Seguirà una visita tematica all’interno della grotta, nel corso della quale, oltre a notizie di carattere naturalistico, verranno fornite dal vivo interessanti informazioni sui punti salienti dell’esplorazione, sulle tecniche impiegate nella realizzazione dei sentieri e sulle precauzioni che vengono adottate salvaguardare e tramandare intatta ai posteri l’integrità del complesso sotterraneo.

Venerdì 30 agosto – ore 21 – presso l’edificio di accoglienza turistica e all’interno della grotta.
LA MAGIA DEL MONDO SOTTERRANEO: SENSI E SENSAZIONI
Alcuni speleologi di provata esperienza illustreranno la suggestione che il mondo sotterraneo esercita sugli esseri umani. Un particolare accento verrà posto sulle sensazioni che si provano nel buio assoluto delle grotte, nel silenzio rotto solo dal ritmico ticchettio delle gocce, dal frusciare delle correnti d’aria e dal frastuono prodotto dalle cascate e dai corsi d’acqua sotterranei durante le piene. Si parlerà inoltre di pareidolia (identificazione di forme note nelle concrezioni e negli speroni rocciosi), di inquietanti illusioni uditive che danno la sensazione di percepire voci umane (inesistenti) o addirittura parole con un senso compiuto e di altre curiosità sensoriali.
Per consentire ai presenti di “vedere la grotta con gli occhi degli speleologi” in via eccezionale verrà organizzata una visita sotterranea senza i fari dell’impianto elettrico, condotta esclusivamente alla luce di torce a led, alcune delle quali di tipo frontale.

Venerdì 6 settembre – ore 21 – presso l’edificio di accoglienza turistica e all’interno della grotta.
ESPLORAZIONI, STUDI E RICERCHE
Dalla viva voce del prof. Jo de Waele, ordinario di geomorfologia all’Università di Bologna, uno dei massimi esponenti della speleologia scientifica a livello mondiale, il racconto di fantastiche avventure da lui vissute nell’oscurità del mondo sotterraneo in varie parti del mondo, dalla discesa di vertiginosi abissi che paiono senza fondo all’esplorazione di misteriosi fiumi sotterranei e alla scoperta di fantastici scenari che neppure la fantasia più fervida potrebbe immaginare.
Seguirà una visita sotterranea speciale che permetterà di vivere e apprezzare la grotta in modo insolito e sorprendente, procedendo nelle viscere della montagna nel silenzio, rotto solo dai rumori naturali prodotti dalle gocce, dalle acque sotterranee e dal soffio del vento.
Prima di entrare verrà fatta una rapida ma dettagliata descrizione di ciò che si vedrà, invitando i visitatori a porre l’attenzione su alcuni degli aspetti più significativi del mondo sotterraneo.
Al termine della visita discussione sulle sensazioni provate nel corso di questa singolare esperienza e sui particolari che maggiormente hanno stimolato curiosità e attenzione.
1) Tempo permettendo le relazioni e le proiezioni si terranno nel piazzale antistante l’ingresso della grotta e saranno accessibili gratuitamente a chiunque sia interessato ai temi che verranno trattati. In caso di pioggia o marcato maltempo si svolgeranno invece nella sala di proiezione annessa al bar-biglietteria, dove i posti sono non più di cinquanta. In tal caso le relazioni saranno riservate esclusivamente a coloro che hanno prenotato le visite speciali nella grotta.

Le visite speciali avranno un costo di partecipazione di € 15.
Numero massimo di partecipanti per le visite speciali: 40.
Relazioni e visite avverranno esclusivamente in lingua italiana.
Per l’intera durata degli eventi sarà disponibile lo snack bar annesso alla biglietteria.
Per chi vuole cenare al sacco è disponibile un’ampia area picnic illuminata per l’occasione.
Per le visite speciali è indispensabile la prenotazione, da effettuarsi telefonicamente tra le ore 10 e le ore 19 con almeno tre giorni di anticipo sulla data dei singoli eventi componendo il numero 0583722024.

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lunedì 19 agosto 2024

Sagra della Fogaccia Leva - Gallicano 23-24 agosto 2024

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Centenario del Rifugio Enrico Rossi alla Pania: un weekend di avventura e festeggiamenti

Il 25 agosto 2024 sarà una data significativa per gli appassionati di montagna: il Rifugio Enrico Rossi alla Pania celebra il suo centenario. Per onorare questo importante traguardo, la sezione di Lucca del CAI, in collaborazione con il gestore Simone Salotti, ha organizzato una serie di eventi che combinano avventura, convivialità e un’immersione nel passato, arricchiti da testimonianze e aneddoti di coloro che hanno conosciuto e gestito questo rifugio iconico.




Il programma della giornata è stato pensato per soddisfare ogni tipo di escursionista. Uno degli eventi principali sarà una straordinaria escursione di due giorni che partirà dal cuore di Lucca, da Piazza Napoleone, fino ad arrivare al Rifugio Rossi attraverso sentieri panoramici che offrono spettacolari viste sulle Alpi Apuane.

Per chi è in cerca di una sfida, l’itinerario tra le vette del Pizzo delle Saette e della Pania della Croce rappresenta un’opzione ideale. Questo percorso, riservato agli escursionisti più esperti, è caratterizzato da passaggi esposti e panorami mozzafiato. Con un dislivello di 2000 metri, è l’escursione più impegnativa dell’evento, richiedendo una buona dose di resistenza e preparazione fisica.

Per coloro che preferiscono un’esperienza più tranquilla, è possibile percorrere l’itinerario classico dal Piglionico alla Pania della Croce. Questo sentiero, meno impegnativo ma altrettanto suggestivo, è perfetto per chi desidera godersi la montagna seguendo un percorso ben segnalato.

Un’attenzione particolare è stata riservata anche ai più piccoli, con un percorso appositamente progettato per loro. Partendo dal Piglionico e arrivando al Rifugio, questa escursione mira ad avvicinare i giovani alla montagna in modo sicuro e divertente, offrendo loro un’esperienza indimenticabile a contatto con la natura.

In occasione del centenario, la Scuola di Alpinismo, Sci Alpinismo e Arrampicata Libera del CAI di Lucca ha organizzato un’avventura speciale. La salita classica lungo la cresta nord-est dei Denti della Pania Secca è un percorso iconico, caratterizzato da passaggi di 1° e 2° grado di difficoltà. Le viste panoramiche ripagheranno ogni sforzo, ma è essenziale avere sicurezza nei passi su terreni ripidi ed esposti, oltre a un minimo di attrezzatura alpinistica per affrontare l’ascensione in sicurezza.

Nel contesto del centenario, il gruppo di Attività giovanile del CAI di Lucca ha inoltre pianificato un'escursione con destinazione Pania Secca e, successivamente, Rifugio Rossi. Diversi gruppi della sezione convergeranno al Rifugio alle ore 16:00.

Oltre alle gite organizzate, tutti coloro che desiderano partecipare alla celebrazione e alla merenda presso il Rifugio Rossi sono invitati a unirsi all’evento, anche in modo autonomo, purché provvedano all’iscrizione anticipata.

Qui sarà possibile ascoltare aneddoti e ricordi condivisi da coloro che hanno vissuto e gestito il rifugio, sottolineando l'importanza di questo luogo per la comunità. La serata si concluderà con una merenda speciale, accompagnata dalla musica dal vivo di Fabrizio Gronchi e la sua fisarmonica, per terminare la giornata in allegria.

Per chi fosse interessato a partecipare, le iscrizioni sono aperte tramite il link disponibile sul sito del CAI di Lucca. Questo centenario rappresenta un’occasione unica per vivere la montagna in tutto il suo splendore, tra storia, avventura e festeggiamenti.

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giovedì 15 agosto 2024

Eugenio Biagi sarà l'autore del Cencio del Palio di San Jacopo 2025

Si aggiudica il bando del Cencio Palio di San Jacopo 2025 Eugenio Biagi con 184 voti.

Eugenio Biagi

Seguono Silvia Botti con 67 ed Emanuele Biagioni con 38.

Silvia Botti


Emanuele Biagioni

Questi sono gli autori dei "Cenci" del Palio di San Jacopo (mancano nella lista il 1992 ed il 1987):

2025 Biagi Eugenio (Gallicano)
2023 Biagi Eugenio (Gallicano) - BORGO ANTICO
2018 Bertoli Barsotti Marcella (Fabbriche di Vergemoli) - MONTICELLO
2016 Mazzanti Rinaldo (Gallicano) - BORGO ANTICO
2015 Landi Evita (Gallicano) - MONTICELLO
2014 Mazzanti Rinaldo (Gallicano) - MONTICELLO
2013 Mazzanti Rinaldo (Gallicano) - BORGO ANTICO
2010 Mazzanti Rinaldo (Gallicano) - BORGO ANTICO
2009 Greco Sara (Gallicano) - MONTICELLO
2008 Mazzanti Rinaldo (Gallicano) - MONTICELLO
2007 Malfatti Paola (Gallicano) - MONTICELLO
2006 Biagioni Carla (Gallicano) - MONTICELLO
2005 Facca Silvia (Gallicano) - BORGO ANTICO
2004 Biagioni Emanuele (Barga) - BORGO ANTICO
2003 Calamari Alba (Barga) - BUFALI
1998 Sandra Rigali (Barga) - BORGO ANTICO
1997 Galli Arnaldo (Viareggio) - MONTICELLO
1996 Da Prato Fabrizio (Gallicano) - MONTICELLO
1995 Keane (Barga) - BORGO ANTICO
1994 Sergio Suffredini (Fosciandora) - BORGO ANTICO
1993 Tiziana Fontana - BORGO ANTICO
1989 Svietlan Kraczyna - BORGO ANTICO
1988 Tullio Bonuccelli - BORGO ANTICO

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martedì 13 agosto 2024

La lirica di Puccini a 1600 metri di altitudine; il Serchio delle Muse fa tappa al rifugio Rossi

Musica e natura, questi gli ingredienti alla base del il successo della tappa montana del Festival Lirico “Il Serchio delle Muse” che si è svolta come ogni anno presso il rifugio Rossi, tra la Pania Secca e quella della Croce.

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venerdì 9 agosto 2024

Fissate le date della Garfagnana EPIC 2025

Fissate le date della Garfagnana EPIC 2025: domenica 1 e lunedì 2 giugno!

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mercoledì 7 agosto 2024

Il Rifugio Rossi alla Pania compie 100 anni

Il Rifugio Pania, che così si intitola perché sorge sul versante settentrionale delle due Panie, a ridosso dell’Uomo Morto, bizzarra figura di una testa adagiata, con la fronte rivolta verso la Pania Secca e il mento verso la Pania della Croce, fu inaugurato dalla sezione di Lucca del Club Alpino Italiano il 24 agosto del 1924.

Inaugurazione Rifugio Pania - 24 agosto 1924

Il Rifugio fu costruito per stabilire un comodo punto di appoggio per le ascensioni nel gruppo delle Panie ed un collegamento tra l’Albergo Alto Matanna e la Garfagnana, cioè tra il versante meridionale e il versante settentrionale delle Apuane.


Il 25 agosto la sezione del CAI di Lucca festeggerà il centenario del Rifugio Enrico Rossi alla Pania. Sarà una giornata speciale, ricca di iniziative e momenti di condivisione.

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Partiti i lavori sul sentiero Pontavilla - Capannaccia

Sono iniziati, a cura della Cooperativa La Pania di Corfino, i lavori sul sentiero che partendo dalla Pontavilla, utilizzando anche strade sterrate e asfaltate, porterà in Pian di Lago. 
E' previsto anche intervento di recupero del ponte del Brillo.

Mestaina del Brillo

Importo lavori euro 80.362 totalmente finanziati dal P.S.R. 2014/2020 della Regione Toscana - Misura 8.5 ̋Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali – Annualità 2020”

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Combattiamo la Peste Suina Africana (PSA)

A seguito dei primi focolai di Pesta Suina Africana in Toscana facciamo tesoro delle indicazioni riportate. Diffondiamo il più possibile, grazie.


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martedì 6 agosto 2024

Il Pane ed il Biroldo 2024

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Verni - Solenni festeggiamenti della Madonna dell'Assunta 14 e 15 agosto


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Convivente di fatto e spese di ristrutturazione

In qualità di convivente di fatto che sosterrà le spese di ristrutturazione edilizia su un’abitazione che il mio compagno ha appena acquistato, posso usufruire io delle agevolazioni fiscali previste dall’articolo 16-bis del Tuir, anche se al momento siamo conviventi in una casa diversa da quella oggetto di ristrutturazione? Preciso che siamo regolarmente registrati in Comune come “coppia di fatto”.

Nel rispetto delle condizioni previste dall’articolo 16-bis del Tuir, dal 2016 può richiedere la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio, se sostiene le relative spese, anche il convivente di fatto del possessore (o detentore) dell’immobile, pure in assenza di un contratto di comodato e come si prevede per un familiare convivente.
L’agevolazione spetta per le spese sostenute per interventi effettuati su una delle abitazioni nelle quali si esplica il rapporto di convivenza, anche se diversa dall’abitazione principale della coppia.
Per l’accertamento della “stabile convivenza” la legge n. 76/2016 fa riferimento al concetto di “famiglia anagrafica” come previsto dal regolamento anagrafico richiamato dal Dpr n. 223/1989. E tale status può risultare dai registri anagrafici o essere oggetto di autocertificazione, da rendere ai sensi dell’articolo 47 del Dpr n. 445/2000.
Infine, si ricorda che lo status di convivenza deve verificarsi già al momento in cui si attiva la procedura, o alla data di inizio dei lavori, e sussistere al momento del sostenimento delle spese ammesse in detrazione.

Paolo Calderone - Fisco Oggi

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sabato 3 agosto 2024

Il sistema viario della Via del Volto Santo


C’è un legame storico fra Lucca, la Garfagnana e la Lunigiana che è stato velatamente presente, sempre, nella grande discussione sulla ricostruzione della Via Francigena sviluppatasi, fra gli storici, dalla fine degli anni ’80.

Fin dall’età romana è certificata una via che da Lucca – per Sesto di Moriano, Valdottavo, Diecimo, chiari riferimenti ai cippi miliari lungo la via – portava certamente all’area di Carfaniana (l’attuale Piazza al Serchio) dove, probabilmente, si diramava verso il passo di Pradarena, Parma e Reggio Emilia e verso il passo di Tea, la Lunigiana, Luni e fors’anche Velleia (nel piacentino).

Nel Medioevo, questa viabilità non viene meno, soprattutto nell’età delle guerre fra bizantini e longobardi, quando non è pensabile che una via – certamente esistente per collegare la capitale del regno longobardo, Pavia, e uno dei suoi principali ducati, Lucca – passasse da Luni, caposaldo portuale bizantino. Probabilmente, tale via potrebbe essere quella ricordata come via di Monte Bardone (da Mons Langobardorum, l’Appennino tosco emiliano). Dove passasse quella strada non è ancora appieno dimostrato e le ipotesi più verosimili appaiono due: che entrasse dalla Cisa in Lunigiana e poi tagliasse al passo di Tea verso la Garfagnana oppure che restasse sul versante nord della montagna emiliana, entrando in Toscana al passo di Pradarena verso, ancora, la Sala e Castelvecchio di Carfaniana (Piazza al Serchio, dov’è stato rinvenuto un sepolcreto longobardo).

Lo sviluppo della Via Francigena, con i franchi e il Sacro Romano Impero, passante dalla Cisa, Luni e la costa, determinò la perdita di importanza della via di Garfagnana e Tea.

Tuttavia, nel pieno Medioevo, sia le necessità di collegamento di Matilde di Canossa, signora in Lombardia e in Toscana (fra XI e XII secolo) e, soprattutto – dalla fine del XII secolo e per tutto il Duecento e parte del Trecento – lo sviluppo dell’economia della seta –che fece di Lucca la capitale europea della produzione di quel tessuto – e le difficoltà di usare la Via Francigena lungo la Versilia, per le guerre con Pisa, spinsero Lucca a rilanciare l’antica via della Garfagnana ed a raggiungere la Bocca di Magra (il porto di Sarzana) dove arrivavano le navi genovesi, dato che era dal porto di Genova che giungeva la seta grezza asiatica e mediterranea (si saldò in quel tempo un asse ligure-lucchese). Da lì, per terra, risalendo la Val di Magra fino ad Aulla o per Fosdinovo, i conduttori delle carovane di merci lucchesi raggiungevano il ponte di Codiponte, il passo di Tea, la Garfagnana e Lucca.

Questo fu il momento di massimo splendore di quella strada che, proprio perché legata alla città di Lucca ed al suo simbolo indiscusso, ho chiamato, nel 1991, “Via del Volto Santo”. Che significa, di fatto, la via dei Lucchesi.

Lo scavo archeologico dell’Ospitale di San Nicolao di Tea dimostra tutto ciò, dall’XI secolo, il tempo di Matilde, al ‘400 avanzato, quando l’ospitale ebbe la sua fase ultima di sviluppo. E ciò va legato alla forte attività di rilancio dell’economia della seta e, di conseguenza, del culto del Volto santo. L’azione di Domenico Bertini, mecenate della Gallicano lucchese a favore del Volto Santo (fece fare il Tempietto del Volto Santo in San Martino a Lucca) e la presenza di un’immagine splendida del Volto Santo in un trittico tre-quattrocentesco di scuola molto probabilmente lucchese, nella Pieve di Codiponte, ponte strategico verso il mare, sono due dei tanti segni antichi della strada.

Certo i Lucchesi avevano da raggiungere non solo la Bocca di Magra ma molte altre località, anche oltreappennino (erano presenti in ogni dove in Europa) e ciò giustifica l’importante presenza di un Volto Santo antico (XIII sec., coevo di quello di Lucca e di Bocca di Magra) a Rocca Soraggio, verso il passo di Pradarena. Ed è questo uno dei percorsi Matildici e del Volto Santo che si raccorda a Piazza al Serchio con la via del Volto Santo di fondovalle.

Così come è documentato, ma in età più tarda, un percorso, che, passato Tea, giungeva alla “porta lucchese” di Fivizzano, quindi all’area di Licciana-Monti, al bagnonese, a Pontremoli verso il passo della Cisa e il collegamento in direzione dell’Abbazia di Bobbio, nel piacentino, oggi nota come “Via degli Abati”.

Dunque, anche la Via del Volto Santo, come la Via Francigena è diventata un “sistema viario” che coinvolge ampiamente, e non solo più su un unico tracciato, il territorio di Lucca, Mediavalle del Serchio, Garfagnana, Lunigiana, nell’ambito spaziale più generale che dal Po si distende fino al mare tirreno-ligure, convolgendo Appennino ed Apuane.

Questo sistema viario storico, oggi, si interseca ed amplia ulteriormente, collegandosi con due nuove grandi direttrici: il Cammino Italiano de Santiago de Compostela e Le Chemin d’Assise.

Il primo va da Pistoia, capitale italiana del culto jacopeo, a Genova e prosegue fino ad Arles dove continua, per la Via Tolosana, il Cammino franco-spagnolo di Santiago de Compostela. Da Pistoia, Pescia, sale alle Pizzorne, Corsagna, Ponte del Diavolo, la Cune, Motrone, Vallico Sotto, Gallicano, Castelnuovo, Camporgiano, Piazza al Serchio, Tea, Codiponte, Fosdinovo, Sarzana, Cinque Terre, Genova.

Nella stessa area si snoda le Chemin d’Assise che, nell’area garfagnina, si sviluppa lungo le Apuane, da Equi Terme a Isola Santa, Vergemoli, Trassilico, per giungere a Borgo a Mozzano e proseguire per la Val di Nievole fino ad Assisi.

Si noti che i tre itinerari, Via del Volto Santo, Cammino Italiano di Santiago e Chemin d’Assise coincidono, in Garfagnana e Lunigiana per lunghi tratti comuni.

Si è ricostruita, così, la rete stradale che, specialmente nel Medioevo, ha reso importante come non mai la nostra terra, fra il Po, l’Appennino, le Apuane ed il mare.

Dott. Fabio Baroni

Storico inventore della Via del Volto Santo

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La leggenda del Volto Santo

Fin dal Medioevo la città di Lucca è famosa in tutta Europa per un crocifisso ligneo di natura miracolosa, recante un’immagine “acheropita”. Con questo termine di origine greco-bizantina si indicano quelle opere che non sarebbero state realizzate da mano umana, da un artigiano o da un artista, ma che al contrario sarebbero “apparse” per intervento divino. Tale immagine è nota come Volto Santo; si tratta di una statua-reliquario che rappresenta il Cristo in croce.La leggenda “ufficiale” fu scritta nel XII secolo prendendo spunto da tradizioni orali di provenienza diversa. Il testo s’intitola Relatio de revelatione sive inventione ac translatione sacratissimi vultus ed è opera di un certo Leobino, diacono di probabile origine francese.Il protagonizta del racconto è San Nicodemo, fariseo, membro del Sinedrio (il consiglio preposto all’emanazione delle leggi nell’antica Gerusalemme) e, secondo il Vangelo di Giovanni, uno dei discepoli di Gesù. Nicodemo sarebbe stato uno di coloro che avrebbero deposto Gesù nel sepolcro dopo la crocifissione (Gv. 19,39-42).
La leggenda leobina narra che Nicodemo, oramai anziano, si sarebbe prefisso il compito di riprodurre nel legno l’immagine di Gesù morto in croce, affidandosi alla propria memoria. Una volta completato il busto, al momento di dare forma al volto, Nicodemo si sarebbe bloccato, incapace di continuare. Dopo lunga preghiera, sarebbe quindi caduto in un profondo sonno, e , al sul risveglio, avrebbe ritrovato l’opera completata da mano angelica, esclamando “E’ il Volto Santo!” e inginocchiandosi con stupore e meraviglia. L’opera sarebbe stata custodita in segreto da Nicodemo sino alla sua morte per poi passare in affidamento a Isacar, suo discepolo. Quest’ultimo, affinché la croce non cadesse in mano ai giudei (era infatti il periodo delle persecuzioni cristiane), la tenne nascosta in una grotta dove di generazione in generazione venne conservata e venerata.
Lo spostamento del crocifisso in Occidente si deve al vescovo Gualfredo, circa settecento anni più tardi; per garantire la conservazione e soprattutto il libero culto della reliquia, Gualfredo decise che il crocifisso fosse trasportato lontano dalle terre degli infedeli. Così, dopo essere stata portata da Gerusalemme nella vicina città marittima di Giaffa, la croce fu deposta su una barca senza equipaggio e affidata alla divina Provvidenza, in balia del mare e dei venti. Nel 782 d.C. la nave senza equipaggio approdò sulle spiagge di Luni. Fu allora che un angelo apparve in sogno al vescovo Giovanni di Lucca dicendogli di recarsi al porto di Luni dove avrebbe trovato una scultura di legno del Cristo in croce, contenente numerose reliquie.
Prima dell’approdo della barca in terra lucchese, i lunesi tentarono a più riprese di abbordare la nave; tuttavia, la Provvidenza volle che il Volto Santo arrivasse nelle mani del vescovo di Lucca.
Umiliati, gli abitanti di Luni diedero inizio a una contesa che terminò con la decisione del vescovo Giovanni di donare loro un’ampolla vitrea piena del sangue di Cristo, prelevata proprio tra le reliquie conservate all’interno del crocifisso. Tale reliquia è ancora venerata a Sarzana.
Oggi il Volto Santo si trova di fronte al quarto altare della navata sinistra della cattedrale di San Martino in Lucca, conservata all’interno della cappella che fu costruita da Matteo Civitali nel 1484. A onore del vero, l’attuale croce è probabilmente una copia dell’originale, forse realizzata tra l’XI e il XII secolo, proprio nel periodo di massima popolarità del culto. L’opera diede una grandissima fama alla città che, durante il Medioevo, divenne una meta quasi obbligata per i molti pellegrini che dal Nord Italia e dall’Europa si recavano in pellegrinaggio verso Roma o verso altri luoghi di culto della penisola.

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venerdì 2 agosto 2024

25 agosto 2024: festeggiamo il centenario del Rifugio Enrico Rossi alla Pania

Il 25 agosto la sezione del CAI di Lucca festeggerà il centenario del Rifugio Enrico Rossi alla Pania. Sarà una giornata speciale, ricca di iniziative e momenti di condivisione.


𝐏𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚:

𝐄𝐬𝐜𝐮𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢: Diverse escursioni per tutti i livelli, per godere delle bellezze della nostra montagna.
𝐀𝐥𝐩𝐢𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨: I nostri istruttori ti accompagneranno in un'esperienza unica di alpinismo ai Denti della Secca.
𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢: Ascolteremo storie e aneddoti preziosi da chi ha fatto la storia del rifugio.
𝐀𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐞𝐧𝐚: Concluderemo con musica dal vivo e un aperitivo per festeggiare insieme!


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Luminaria sulla Pania della Croce 2024

Sabato 10 agosto 2024, notte di San Lorenzo, il crinale della Pania della Croce sarà illuminato da centinaia di fiaccole. Lo spettacolo, davvero unico, sarà visibile dai rifugi dei due versanti (Rifugio Rossi e Rifugio del Freo) e da molti paesi della Garfagnana e dell’Alta Versilia.

Queste alcune foto del 2023













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