Lungo il Torrente Ruffa, il confine naturale tra la Repubblica
Lucchese
ed il Ducato Estense, alimentato dalla sorgente del Tafornione e dalle acque provenienti dal Faeto e dalla Palodina, si trovano i Mulini che, nel tempo, hanno garantito la macinatura di granturco,
castagne e cereali.
Il percorso ripercorre le strade che permettevano di raggiungere i Mulini con asini, muli o a piedi.
Lungo il percorso, oltre ad acque cristalline, mulini e macine, è possibile ammirare un territorio intatto che si snoda tra ruscelli, cascate, boschi e strade medievali.
I mulini più noti erano chiamati: "Speranza" "Coscienza", "Carità", "Pioggia" e dell'Opera.
La Via dei Mulini si incrocia con la Via della Seta, l'anello delle Cascate, il Zappello e la Via del Volto Santo (in bicicletta).
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