Dal quaderno dei ricordi di Fiorello Saisi: Piazza di Scarico.
Lungo la strada per Molazzana c'era un muro, iniziava dove inizia la strada che va alla RSA della Misericordia e finiva dove è il cancello d'ingresso della Dott.ssa Baldacci (adesso ci sono diverse costruzioni).
Attaccate e murate nel muro, c'erano degli anelli di ferro di circa 10 cm di diametro, si chiamavano campanelle. Servivano per legarci i muli.
In Piazza, in mezzo ai platani, parcheggiavano i barrocci ed i giorni di mercato erano tutti pieni. I platani circondavano tutta la piazza, sia lato strada Molazzana, sia lato via G. Pascoli. La strada e la piazza, naturalmente, non erano asfaltate.
Per noi ragazzi, la Piazza era il nostro campo per giocare a calcio. Usciti da scuola, quasi sempre, andavano a disputare accanitissime partite che finivano con "amichevoli" scazzottate.
Per le porte, usavamo le cartelle, di solito ex cassette di lamiera dell'esercito Americano (quella per i nastri delle mitragliatrici) e per pallone il fodero di tela delle borracce (sempre USA) riempite di carta e/o foglie di granturco.
Uno sport che andava per la maggiore era salire sui platani e fare il giro della Piazza senza scendere. Ricordo che i campioni di questo sport erano l'Adolfo del Moco (ora presidente della Misericordia) e il Demetrio (ora a Torino).
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