Descrizione geologica, naturalistica e paesaggistica
L’area carsica della Vetricia è un altopiano compreso tra i 1300 e i 1500 m di altitudine ed è situato tra il
massiccio montuoso del Pizzo delle Saette (1720 m) e la dorsale Pania della Croce-Pania Secca, al di sotto
dei prati dell’Omo morto e del rifugio C.A.I. “Enrico Rossi”. Si tratta di un’area dominata da estesi fenomeni
di carsificazione, sia superficiali sia profondi, come conseguenza delle abbondanti precipitazioni anche
nevose e soprattutto della natura carbonatica e dell’intensa fratturazione del substrato roccioso.
La litologia dominante è data da Metacalcari hettangiani più o meno dolomitizzati che, a seguito di processi
di degradazione chimica, hanno conferito al paesaggio un aspetto assai caratterizzato da macroforme carsiche
epigee.
L’insieme dei fenomeni carsici e il loro grado di evoluzione inducono a ritenere che l’inizio del
processo di carsificazione sia connesso al glacialismo quaternario e abbia avuto un successivo sviluppo con
l’ampliamento per dissoluzione delle discontinuità e/o fratture presenti nel substrato roccioso.
Nella Vetricia prevalgono dunque i campi solcati o ‘carreggiati’, insieme a crepacci e voragini impostati su
due principali sistemi di diaclasi, con solchi molto profondi in direzione nord-sud e con fessurazioni meno
evidenti in direzione est-ovest.
Tra le macroforme vanno comprese anche le doline che, in numero comunque
non rilevante, si trovano lungo le fratturazioni maggiori e presentano quasi tutte la caratteristica forma a
ciotola con apertura circolare.
Tra le microforme epigee troviamo scannellature e solchi rettilinei e/o meandriformi, scavati su superfici
rocciose poco inclinate e lisce. Si aggiungono i solchi paralleli profondi, quelli a doccia e le vaschette di
corrosione (‘kamenitze’).
Inoltre, diverse cavità ipogee, a sviluppo prevalentemente verticale, hanno qui i loro
ingressi (Abisso Revel, Buca Larga, Buca del faggio di Vetricia, ecc.).
Nell’altopiano carsico della Vetricia, sono stati individuati almeno sei diversi luoghi con incisioni rupestri di
epoca incerta, forse anche protostorica, tra cui il sito della ‘Pietra tonante’ (un lastrone distaccatosi dalla
parete rocciosa) e del “Masso erratico” (un grande blocco di trasporto glaciale).
Descrizione del grado di interesse
Il geomorfosito carsico della Vetricia esprime un interesse quanto meno regionale, perché nelle Apuane e in
Toscana sono estremamente rari i luoghi che possono annoverare un simile numero di macro e microforme
epigee, spesso complete in ogni loro aspetto.
La morfologia carsica mostra qui gran parte delle forme
superficiali, con la sola eccezione degli elementi di grande scala (uvala e polje), che vengono in parte
compensati, nella scala di valore, dalla presenza di elementi ipogei rilevanti
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