La Gnosi delle Fanfole, con la voce di di Massimo Altomare, aprirà la giornata dedicata a Fosco Maraini il giorno di Domenica 13 agosto 2017 presso la Località Pasquigliora - Molazzana alle ore 16,00.
La giornata dedicata a Fosco, inizierà con una escursione con partenza da Piazzale Maraini alla chiesa dell'Alpe di sant'Antonio alle ore 9,00. Oppure in alternativa solo il giro breve del Monte Rovaio, sul Sentiero della Libertà con partenza per le ore 12,00 dalla località Piglionico.
LA GITA DEL 13 AGOSTO 2017 PER MUSICA SULLE APUANE: “ALPE-PIANIZZA-COLLE A PANESTRA E IL GIRO DEL ROVAIO”
(con arrivo a Casa Maraini in Pasquigliora circa un’ora prima dell’inizio del concerto/evento e rientro alle auto un’ora dopo la fine del concerto).
Punto di ritrovo e partenza escursione:
Alpe di Sant’Antonio, Molazzana LU - Piazzale Fosco Mariani alla Chiesa dell’Alpe. Ore: 9,00
oppure
solo giro breve del monte Rovaio – sul Sentiero della Libertà – e concerto a casa Maraini. Con partenza dal parcheggio del Piglionico alle 12,00 e incontro col gruppo a Colle a Panestra alle ore 12,30 (sosta gruppo per pranzo al sacco prevista a Colle a Panestra dalle 12,30 alle 13,30)
Descrizione dell’itinerario.
Parte 1 - dalla Pianizza a Colle a Panestra;
Colle Panestra |
da Colle a Panestra un largo e agevole sentiero scende sul versante occidentale del monte Rovaio, e raggiunge rapidamente l’insediamento di Trescala. Questa era la casa dei partigiani dove “Mamma Viola” accolse e accudì i ragazzi del Gruppo Valanga mettendo a disposizione casa e stalla. Oggi una lapide sulla parete della casa e una bacheca di fronte al rudere della stalla ricordano la storia del luogo e i nomi dei partigiani.
Da qui il sentiero prosegue, facendosi più stretto e con qualche tratto infido e franoso, passa sotto la falesia ovest del Rovaio (placconata di roccia verticale con vecchie vie d’arrampicata chiodate) e in breve raggiunge una grande roccia (incisione rupestre di un pennato non facilmente individuabile) nel punto dove si aprono i piccoli prati piani del Bovaio, sospesi sul vuoto degli strapiombi sulla Val d’Arni e il lago di Isola Santa. E’ necessaria una certa attenzione e prudenza evitando di avvicinarsi ai bordi dei prati sugli strapiombi ma piuttosto fermarsi sulla cresta erbosa dove si apre, uno dei migliori panorami sul gruppo delle Panie, col prato della Pania (dove è il rifugio Enrico Rossi del CAI di Lucca) e col profilo dell’Omo Morto (skyline di Prato della Pania, Pania della Croce e Pizzo delle Saette messi insieme che ricorda un gigante di pietra addormentato).
Nascosta e invisibile dai prati, appena dietro lo spigolo nord del Rovaio ci attende la Casa Bovaio, caratteristico insediamento sottoroccia, con i resti di una stalla coperta a paglia arrivata integra ai nostri giorni in quanto situata sotto uno sperone di rocca di diverse decine di metri che la protegge da pioggia e neve.
Bovaio |
Il sentiero da qui scende su una cengia e raggiunge le pareti est del Rovaio, alti strapiombi che chiudono la cima sul versante che guarda la Garfagnana, che si costeggiano alla base girando in direzione sud-est verso le case Colle e Pasquigliora. Il sentiero ora è stretto e a saliscendi e richiede una certa attenzione (un passaggio attrezzato con una corda fissa) e poi si fa più agevole e in leggera discesa, si allarga, segue la linea elettrica e in breve arriva a Casa Maraini in Pasquigliora.
Parte 3 – Concerto di Musica Sulle Apuane a Casa Maraini.
Parte 4 - Rientro alle auto (con possibile cena all’agriturismo La Betulla all’Alpe di Sant’Antonio prenotando singolarmente al 0583760052):
dalla sommità del colle dove sorge Casa Maraini (abitata in Luglio e Agosto da Mieko Maraini e unico punto di appoggio sul giro del Rovaio in caso di necessità) si riprende la discesa in direzione di Colle a Panestra ma raggiunto il segnale del sentiero CAI 133 non si prende il sentiero ma si scende a destra, per la pista forestale, che senza difficoltà e lieve discesa, in circa 30, minuti raggiunge l’Agriturismo La Betulla in Piritano di Sotto, termine della strada asfaltata dell’Alpe. Siamo ad un Km circa sotto il piazzale della Chiesa da dove siamo partiti e dove sono ad aspettarci le auto, che bisognerà raggiungere salendo lungo la strada asfaltata.
NOTA:
Per chi intende fare solo la parte 2 dell’escursione, raggiungendo in auto il parcheggio del Piglionico (necessari 3 euro in monete per ciascuna giornata di parcheggio da inserire nel parchimetro appena dopo il bivio dell’Alpe di Sant’Antonio 3 Km prima del parcheggio, l’appuntamento è a Colle a Panestra tra le ore 12,30 e le ore 13,30. Dal Piglionico a Colle a Panestra si impiegano circa 20 minuti sul sentiero CAI 138 che parte a valle della strada appena dopo la cappellina del Piglionico. In questo caso il rientro alle auto dopo il concerto sarà sempre attraverso Colle a Panestra, sul sentiero CAI 133 e poi CAI 138, fino al Piglionico.
Per ogni informazione utile contattare info@garfagnanacai.it
Ottavio cellulare 3208152512 - Eugenio 3384509785
IL LUOGO:
Il Monte Rovaio (Gruppo delle Panie, Alpi Apuane) è una lunga cresta calcarea di quota modesta, 1.124 m. la cima nord, 1.145 m. la cima sud, quest’ultima detta anche “Monte di Gesù”. Ha forma di affilata carena di nave rovesciata appoggiata su uno zoccolo di prati e boschi, sospeso a sua volta sulla valle della Turrite Secca e contornato da grandi strapiombi.
La zona del monte Rovaio ha un notevole interesse storico-antropologico, naturalistico e alpinistico per questi motivi:
- ruderi di insediamenti di boscaioli e pastori ubicati in luoghi “incredibili”;
- teatro, il 29 agosto 1944, della più importante battaglia partigiana della Garfagnana;
- rifugio di selvatici e rapaci;
- frequentato da alpinisti e climber (vie più famose sullo spigolo nord);
- scelto da Fosco Maraini, nell’ultimo quarto del secolo scorso, come ”buen ritiro” in una vecchia casa/alpeggio - il casolare di Pasquigliora - ubicato sotto la cima sud del Rovaio per anni senza energia elettrica e con l’acqua piovana raccolta in una cisterna. Al Rovaio - e al ricordo dei fatti storici qui avvenuti – Fosco Maraini dedicò la poesia “Rovaio”, edita prima su “La Pania” (notiziario del Comune di Molazzana) e poi pubblicata nel libro “Il Gioco dell’Universo” (Dacia e Fosco Maraini, Mondadori 2007) il cui testo evoca un monte selvaggio, misterioso ed enigmatico, imperturbabile agli eventi umani, quasi beffardo, con la sua calcarea “faccia di Sfinge”.
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