Tantissima gente, nonostante la serata fredda, non è voluta mancare all'appuntamento con il Palio di San Jacopo. La prima sfilata di sabato sera ha confermato ancora una volta che, la manifestazione gallicanese, ormai è conosciuta ben fuori dei confini del paese, visto che sui poggi e gli spalti delle tre piazze c'era tanta gente arrivata dalla Piana di Lucca e dalla montagna pistoiese. Il "Cencio" sarà assegnato nel secondo corso previsto il 25 luglio, festa di San Jacopo patrono del paese.
Ma per la giuria, ieri come in futuro, sarà dura. Perché lo spettacolo è stato di altissima qualità. Anzi, a detta di molti spettatori presenti, superiore a quella della scorsa edizione.
La Pro Loco, come sempre, si è occupata dell'organizzazione dell'evento ed è riuscita a fare il suo dovere egregiamente, sia nei giorni scorsi con la gestione delle sedie e dei biglietti, che sabato sera.
I tre rioni in gara hanno offerto uno spettacolo di carri, costumi e colori davvero intenso e di qualità. Eppure, il tema proposto quest'anno, non era affatto facile. Se "La forza del sole", questo il nome del leit motiv di questa edizione, può essere interpretato in tanti modi, i partecipanti ai corsi hanno dato il meglio di se stessi. Bellissime, come sempre, le portabandiere che aprono le varie sfilate: Sofia Dini per i Bufali, Klizia Pinocci per il Borgo Antico e la molognese Francesca Pocai del Monticello. Maestosi i carri, frutto di mesi di lavoro nel quartier generale in località La Mandria, e diversi tra loro.
Le tre location sono state come sempre calde e passionali: piazza Vittorio Emanuele piccola ma bollente specialmente durante la sfilata del Monticello, piazza del Popolo come sempre accogliente, e in piazzale Caponnetto splendido il colpo d'occhio sui poggi e le scalinate che portano fino alla Pieve di San Jacopo.
Il Palio, non è soltanto quello che si vede nelle due sfilate. Ogni anno, dagli anni '70, dietro questo spettacolo unico nella nostra provincia ci sono centinaia di figuranti, di volontari impegnati nella realizzazione dei carri, dei vestiti realizzati dalle rinomate sarte, nella composizione delle coreografie.
Senza contare l'aspetto del finanziamento per l'evento: feste, cene, e qualche contributo di sponsor locali oltre che dell'amministrazione comunale, aiutano a realizzare questo sogno che, per i gallicanesi, dura un anno intero.
Insomma una tradizione, quella del Palio di San Jacopo a Gallicano,
che si rafforza e si rinnova tenendo vivo un evento peculiare, caratteristico e che identifica il paese. E ora c'è una settimana per apportare correttivi ai balletti, ai costumi e alle sfilate in vista del gran finale del 25 luglio. E la febbre continua a salire.
Fonte: Il Tirreno
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