La cultura popolare entra nella scuola e sale in cattedra per tramandare passione, competenze, amore per questa
festa.
Dopo il successo dello scorso anno, continua il progetto dell’Amministrazione Comunale che coinvolge tutti gli
alunni dell’Istituto Comprensivo. Il 21 luglio, a cavallo delle due uscite dei Rioni, 16 e del 25 luglio, i piccoli gallicanesi
metteranno in scena il loro Palio!
In piazza Vittorio Emanuele, uno spettacolo a misura di bambino!
I carri in cartapesta, i costumi e le coreografie, lo stesso tema assegnato dalla Proloco per il Palio di San Jacopo 2016...
raccontato dalla fantasia dei più piccoli.
Nel giardino della Via Lattea, milioni di anni fa, c’era una
piccola stella un pò bislacca, piena di protuberanze e
poco luminosa, ogni giorno girovagava per seguire una
bellissimo astro che grande e grosso illuminava intorno.
Nello spostarsi i suoi deboli raggi si piegavano al vento
galattico, rendendo questo astro sempre più brutto.
Vagabondava da sola nello spazio infinito e nessuno lo
notava, fintanto che un giorno sfiorò la grande stella che
seguiva per avere una carezza; la Grande Stella infastidita
roteò su se stessà sbandando, e finalmente si accorse del
piccolo sole che ogni giorno lo inseguiva.
Allora gli domandò che mai volesse e lui rispose “Compagnia!
Mi sento solo e brutto e nessuno si avvicina a me”.
Il grande astro sorrise e gli indicò piccole sfere insignificanti,
sollecitandolo ad andare con loro. Così il piccolo
sole diventò grande e splendente, i suoi raggi si raddrizzarono
e si rese utile all’universo dando la vita ad una
piccola sfera azzurra.
Il sole soddisfatto vide comparire
gli animali, l’uomo e la donna, vide che i suoi raggi producevano
colori meravigliosi all’alba e al tramonto, scorse
giardini pieni di fiori.
Ma all’improvviso notò un fiore davvero strano: brutto
e storto. Tutti gli altri fiori dicevano che era il più brutto
fiore e nessuno voleva stargli vicino.
Il povero fiore, triste
e solo, sempre nell’ombra, soffriva, ma non si lamentava
mai. Trascorreva le sue giornate a guardare lui nel cielo.
Gli piaceva cos’ tanto quella luce che emanava che,
per cercare di avvicinarsi a lui, si era allungato molto e
sembrava ancor più sgraziato. Dal tramonto all’alba lo
seguiva girando la sua corolla un po’ spenta. Allora il sole
decise di conoscerlo e gli si avvicinò.
Dopo aver ascoltato
la sua triste storia, il sole ricordò di quando lui vagava
nell’universo dietro alla luce più grande e decise di aiutarlo,
con i suoi raggi splendenti abbracciò il fiore che
subito si accese di un bel giallo sembrando quasi d’oro.
La forza del sole lo fece uscire dall’ombra , era una forza
d’unione, d’abbracci, era la forza dell’essere amato, era la
forza dell’INSIEME, e lo rese speciale.
Da quel giorno il fiore si chiamò girasole, diventò il più
alto fra quelli del giardino, ricordando a tutti che la vita è
un bene prezioso e va vissuta abbracciando tutti, perchè
tutti hanno il loro sole dentro che dona calore e luce..
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