Foto di Adriano Turba |
Foto di Cesare Passigni |
Foto di Doria Luisi |
Altamente simbolica l’ultima iniziativa degli “Uomini della Neve” volta a rinnovare il ricordo e il legame dei due versanti del Monte Pania della Croce, colpiti drammaticamente dall’alluvione del 19 giugno 1996, illuminando il Monte Forato in modo particolarmente incisivo.
Le suggestive immagini parlano più di tante parole e sono di Cesare Passigni, presidente dell’Associazione Culturale La Tramontana, curatore dell’ultra decennale giornale omonimo che esce a Fabbriche di Vergemoli, appassionato conoscitore del territorio.
”L’intento degli Uomini della Neve era quello di ricordare degnamente il ventennale dal triste evento. - racconta Cesare - Lo scorso anno celebrarono l'anniversario dell'alluvione dando luce all’arco del Forato con le fiaccole, quest’anno, secondo me, si sono superati. Hanno portato in vetta un generatore, oltre a fiaccole e lanterne cinesi e hanno illuminato entrambi i versanti con appositi fari.
Hanno lavorato perché fosse ben visibile anche dalle nostre valli, da tempo si prefiggono infatti, con varie iniziative, di unire i versanti dell'alta Versilia e della bassa Garfagnana. Sono molto impegnati e appassionati, seguirli è una continua emozione. Hanno trasformato con perizia e dedizione una giornata in ricordo di un avvenimento funesto nell’unione di due vallate illuminate dalla stessa luce, a loro posso dire solo una parola: grazie.”
Gli Uomini della Neve organizzano diversi eventi nel corso dell’anno che esplorano il complesso rapporto tra uomo e natura, scavando nelle antiche tradizioni territoriali, a raccontare come vivere la montagna nel suo significato più autentico. La pagina Facebook di riferimento per poter seguire le loro iniziative è Uominidellaneve.
Fonte: La Nazione - Fiorella Corti
Fonte: La Nazione - Fiorella Corti
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