Dovevo realizzare un desiderio…
trovare e percorrere per intero la strada che anticamente da Gallicano conduceva a Valico.
La stessa strada che il Sergente Maggiore Cristofano (colui che diventerà il proprietario della “Rocca di Gallicano), figlio del Tenente Benedetto Guaspari e la signora Maria Benigna figlia di Francesco Moni, ambedue di Gallicano, percorrono il 28 Maggio 1766 per arrivare alla chiesina di San Luigi dove furono congiunti in matrimonio dal Reverendo Giovanni Luca Bertoli di Valico di Sopra.
Testimoni furono il Caporale Santi di Simone Landi e Cristofano Giovanni Toti di Gallicano.
Grazie Riva! Mi rendo disponibile ad aiutarti a ripulire questo antico tracciato. Se qualcuno si vuole unire ci contatti.
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Domenica 3 Aprile 2016 alla ore 14 sono partito dalla Rocca per soddisfare il mio desiderio con l’amico di tante avventure Paolo Landi.
Ci siamo incamminati a piedi, sul tracciato della “Via di Valico” in una giornata calda ma piacevole. La prima parte del percorso si presenta ampia e facilmente percorribile, il tracciato segue infatti la strada che è stata realizzata sul vecchio sentiero quando sono stati costruiti i tralicci per l’alta tensione.
Dopo circa due chilometri, all’altezza di un metato, si abbandona la strada sterrata e si imbocca un sentiero che salendo dolcemente ci porta ad attraversare il canale della “Fredda”.
Sul percorso si trovano numerose costruzioni (metati), oramai ridotte a cumuli di macerie che ci rendono una testimonianza monumentale di una civiltà fatta di grandi sacrifici, dove il lavoro, anche nella selva rappresentava la condizione necessaria per la sopravvivenza.
Siamo nel cuore del “Monte Gragno”, ora il sentiero inizia ad addentrarsi nel canale del “Forcone”, passa sotto una parete di roccia dove sono ancora ben visibili resti di muri a secco che bordano il tracciato.
Il percorso comincia a farsi più difficile a causa di grossi alberi caduti.
Si comincia ad intravedere sempre più vicina al foce, la nostra meta, troviamo una piccola lapide che ricorda un grave fatto di sangue accaduto nei primi anni del 1900.
Ancora pochi minuti e siamo arrivati ad innestarsi sul sentiero C.A.I. che sale da Cardoso.
Siamo praticamente arrivati a San Luigi nel Comune di Fabbriche di Vergemoli, di fronte alla piccola chiesina il desiderio che avevo è stato realizzato.
Il tracciato misura complessivamente 5 chilometri, con un dislivello complessivo di m. 700 con una difficoltà di tipo E: escursionistico.
Penso che il tracciato storicamente molto importante se ben ripulito e messo in sicurezza in alcuni punti, possa dare un valido contributo allo sviluppo turistico della nostra bellissima vallata.
Mi rendo disponibile a ripercorrere l’itinerario con altri che vogliano soddisfare lo stesso mio desiderio, Fabrizio.
Grazie Riva! Mi rendo disponibile ad aiutarti a ripulire questo antico tracciato. Se qualcuno si vuole unire ci contatti.
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