L'annuale appuntamento con la ferrata del Procinto è stato sabato 22 agosto 2015 insieme a Dino Ponziani, Marco Venturi, Riccardo Cheloni e Stefano Cheloni (Riccardo e Stefano alla loro prima ferrata).
Il Procinto è probabilmente uno dei rilievi più conosciuti delle Apuane. Accompagnato da una serie di torri minori che s’innalzano in successione verso ovest, è separato dal monte Nona da un profondo inciso che si scavalca con un ponte di legno. In tal modo si ha accesso ad una cengia boscosa che contorna il Procinto (Cintura), a un centinaio di metri dalla base vera e propria.
La cengia è percorsa da un sentiero molto panoramico, a tratti esposto, che collega le numerose vie d’arrampicata alla cima che si sviluppano su tutte le pareti di questo caratteristico torrione calcareo. La peculiarità, comune anche alle altre torri più piccole, di offrire una grande varietà di vie di salita di lunghezza limitata, ma con difficoltà tecniche sostenute, ne ha fatto una palestra di roccia molto frequentata.
L’accesso meno impegnativo alla cima avviene lungo una storica via ferrata risalente al 1893, facile ma esposta, che s’inerpica lungo il versante rivolto a sud.
La via ferrata del Procinto.
Come tutti i percorsi attrezzati, è importante affrontarlo con prudenza, utilizzando il set da ferrata completo di casco per proteggersi dai sassi smossi.
Risalita la scala, un cavo metallico e una catena permettono di affrontare in sicurezza il tratto più esposto e verticale della via, facilitato da una serie di gradini intagliati nella roccia. Si arriva ad una cengia che obliqua a sinistra e guadagna in salita un marcato inciso in cui ci si inoltra salendo ancora sulla verticale fino a sbucare ai margini del boschetto sommitale (detto il Giardino).
Il fondo di quest’ultimo tratto è sdrucciolevole ed occorre procedere con attenzione per non smuovere sassi a terra. Il cavo di assicurazione termina poco oltre ed un sentieretto continua fino alla cima (1173 m.) oltrepassando un grande antro.
Il fondo di quest’ultimo tratto è sdrucciolevole ed occorre procedere con attenzione per non smuovere sassi a terra. Il cavo di assicurazione termina poco oltre ed un sentieretto continua fino alla cima (1173 m.) oltrepassando un grande antro.
La quota del Procinto non è molto elevata, ma la sua posizione, isolata dalla dorsale principale, regala una visione molto panoramica delle Apuane meridionali.
In discesa si segue lo stesso percorso.
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