Il futuro scolastico dei figli si decide con un click. Mentre il governo Renzi ha riaperto il cantiere della riforma - che dovrebbe vedere la luce entro fine febbraio e toccare alcuni capitoli chiave come stabilizzazione dei precari, merito ed edilizia scolastica - , per un milione e mezzo di famiglie è già il momento della scelta. Si apre, infatti, il binario "digitale" per registrarsi e iscrivere i figli alle classi prime di elementari, medie e superiori per l'anno scolastico 2015/16.
Da oggi ci si potrà accreditare al portale del Miur (www.iscrizioni.istruzione.it), tre giorni prima che si aprano ufficialmente i termini per l'iscrizione vera e propria, da effettuare, tra il 15 gennaio e il 15 febbraio, su web (l'unica strada da due anni a questa parte).
E così, se già a settembre potrebbero debuttare alcune novità sulla didattica - per esempio l'inglese rafforzato alle elementari o stage e laboratori potenziati alle superiori -, le famiglie dovranno progettare l'anno che verrà dei figli nel giro di un mese.
Con la chance in più, come nel 2014, di avere un po' di giorni per esplorare il sito ministeriale e raccogliere tutte le informazioni sulla scuola e sui modi di registrazione e compilazione della domanda.
Un'opportunità aggiuntiva, fermo restando che l'iscrizione potrà essere fatta nell'arco di tempo indicato, senza aver urgenza di affrettarsi nei primi giorni.
Non si tratta infatti di un click-day e non è previsto che le domande arrivate per prime siano accolte con priorità dalle scuole. I conti si faranno alla fine e le corsie preferenziali saranno, ad esempio, per chi abita vicino al plesso e per i genitori che lavorano. Si può scegliere una sola scuola, con la possibilità di indicarne fino a due alternative. Novità di quest'anno: la mamma o il papà che presenta la domanda online deve dichiarare di aver avuto il placet dell'altro genitore.
Le famiglie senza connessione internet possono rivolgersi alle segreterie: lo scorso anno il 31,5% delle domande è stato inoltrato con l'aiuto degli istituti (con punte di oltre il 50% in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). Chi ha già effettuato la registrazione in passato non può utilizzare le vecchie credenziali, ma deve rifare tutto dall'inizio.
I ripetenti non devono re-iscriversi con la procedura online, ma lo saranno d'ufficio, come i ragazzi delle classi successive alla prima.
Un'altra novità riguarda i corsi regionali di formazione professionale: in cinque zone (Basilicata, Lombardia, Molise, Piemonte e Veneto) ci si potrà iscrivere dal sito del Miur (possibilità esclusa fino allo scorso anno) ai centri regionali che organizzano corsi (su 3 o 4 anni) per raggiungere una delle 22 qualifiche professionali, dall'estetista al cuoco, dal meccanico all'idraulico.
Si continuerà invece a utilizzare la carta per la scuola dell'infanzia, per gli alunni in fase di pre-adozione e per i corsi rivolti agli adulti (la scadenza in questo caso è fine maggio). Per le paritarie, invece, l'adesione all'iter digitale è facoltativa e ci sono modalità ad hoc nelle province di Aosta, Trento e Bolzano e nelle scuole in lingua slovena.
Nel 2014 sono state trasmesse oltre 508mila domande alle primarie (elementari), 525mila alle secondarie di primo grado (medie) e 517mila alle secondarie di secondo grado (superiori). Per queste ultime, in testa alle preferenze è risultato il liceo scientifico (oltre 120mila domande), seguito dall'alberghiero, che ha raccolto circa 50mila adesioni.
Gli istituti tecnici, nel complesso, sono stati scelti da oltre 163mila ragazzi, il 31% del totale: molto quotato, con oltre 25mila iscritti, l'indirizzo informatica e telecomunicazioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore - Francesca Barbieri
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