Dal gruppo facebook "Gallicano News" arriva la "bordata" a "Uniti per Gallicano".
Il Gruppo di opposizione “Uniti per Gallicano” ha presentato, nei giorni scorsi, un’interrogazione circa la gestione della piscina comunale del capoluogo.
Premesso che come Amministrazione risponderemo in forma ufficiale al quesito posto nelle forme e nei tempi previsti dai regolamenti, riteniamo però giusto utilizzare gli stessi canali utilizzati dall’opposizione nel formulare le richieste anche in altre sedi (web e stampa).
Questo per far si che la situazione venga ben compresa non solo da chi ci ha amministrato fino a maggio scorso (e che solo per questo dovrebbe essere ben al corrente dello stato dei fatti), ma soprattutto, dai Gallicanesi.
Non neghiamo che l’interrogazione ci abbia colto di sorpresa, non perché impreparati ma, al contrario, perché Uniti per Gallicano ha amministrato il paese fino a pochi mesi fa e non può non conoscere le condizioni dell’impianto.
Come i gallicanesi, purtroppo, ben sanno la piscina è stata, nel corso degli anni data in gestione a diverse associazioni che immancabilmente, nel giro di pochi mesi, si trovavano nell’impossibilità di utilizzare in modo produttivo l’impianto recedendo dal contratto.
Ogni volta che tale situazione si è verificata si è andati incontro non solo a un disservizio ma anche ad una perdita per le casse comunali sia in termini di mancato avviamento (non è mai stato possibile instaurare un rapporto duraturo con l’utenza) sia in termini di costi "vivi".
A ottobre, quando c’è stato l’ultimo recesso, la situazione in cui è stata trovata la piscina era tale da renderla inutilizzabile.
Per cui avevamo due possibilità:
- comportarsi come la vecchia amministrazione ed indire una gara, imponendo ai nuovi gestori di compiere tutta una serie di lavori e pagare un canone, rischiando di trovarci in analoga situazione entro pochi mesi;
- optare per una operazione di recupero della struttura, effettuando i lavori necessari per rendere gestibile la piscina e poterla poi affidare ad un’associazione (possibilmente locale) concordandone le modalità di utilizzo.
Questo richiederà uno stop di qualche tempo che permetta all’impianto di riprendere a funzionare a pieno regime, in maniera produttiva per l’ente, per chi ci lavora e per chi la frequenta.
Ribadiamo come ci abbia stupito questa interrogazione visto che l’ultimo gestore era un membro dello stesso gruppo che ci pone il quesito, addirittura candidato sindaco delle primarie.
E' innegabile che, avendo ereditato la situazione della piscina dall'amministrazione Adami, se avessimo voluto strumentalizzare l'argomento per pura propaganda elettorale, potevamo tranquillamente farlo.
Al contrario, avevamo preferito tacere perché la gestione superficiale dell’impianto natatorio ha rappresentato una sconfitta non solo per chi ci ha preceduto ma per il paese intero.
Purtroppo la piscina, negli ultimi anni, ha creato perdite senza fornire nemmeno un servizio continuativo e di buona qualità.
P.S. per l'improvvisa voglia di nuotare che è sbocciata in qualcuno il rammarico è tanto, se le veniva prima magari si accorgeva di come andavano le cose e la sua amministrazione e i suoi compaesani ci rimettevano di meno
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