Pochi margini per attuare la “svolta”, emergenze continue che hanno creato uscite straordinarie per le somme urgenze, il peso dei mutui contratti anni fa e che scadranno solo tra tre anni, senza contare gli immancabili tagli ai trasferimenti dallo Stato. La seduta del consiglio comunale a Palazzo Bertini, svoltasi lunedì sera, è stata dedicata agli adempimenti finanziari a venire.
Come confermato dall’assessore preposto, il vicesindaco Dino Ponziani, a causa delle emergenze derivanti dalle alluvioni, che hanno per vari motivi esposto le casse locali ad uno sbilancio non indifferente, si procederà alla realizzazione dei lavori programmati nell’ultimo stralcio adottato dalla precedente amministrazione.
Come evidenziato dalla relazione di Ponziani, infatti, le spese per alluvioni e frane che hanno flagellato il territorio non sono state del tutto coperte dai trasferimenti e finanziamenti statali o regionali, con un esborso a carico dell’amministrazione di circa 900mila euro. Perciò, oltre a questi lavori impellenti, si procederà alla sistemazione delle strade comunali, riqualificazione della viabilità per Verni e Trassilico, e interventi allo stadio “Toti”.
Nel 2015, l’azione inciderà sulla messa in sicurezza in località Chieva, la sistemazione del reticolo idraulico a La Mandria, la riqualificazione del borgo di Perpoli, oltre che la realizzazione e completamento della cittadella scolastica.
Ma è stato il sindaco David Saisi, incalzato dagli interventi di Maria Stella Adami (capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale), ad annunciare la grande novità: «Abbiamo intenzione di partecipare all’art bonus (cioè le detrazioni fiscali per privati che finanzino interventi di recupero dei beni culturali, come è stato previsto anche per il Ponte del Diavolo, ndr.) per interventi sull’arco di Sant’Andrea, e soprattutto si è realizzato un progetto su Perpoli per partecipare ad un bando finanziato con fondi girati dal gettito Irpef».
A proposito di Irpef, come espresso dall’assessore Raffaella Rossi, il gettito dell’addizionale comunale mantenuto all’aliquota massima dello 0.8 per cento, è previsto in 280 mila euro. Pochi spiccioli, rispetto ad una situazione di bilancio dettata di fatto dall’alto. Infatti, su Gallicano si sono abbattuti tagli al fondo di solidarietà per 150 mila euro e minori trasferimenti dello Stato per mancato introito Imu per 128 mila. Totale 278 mila euro, nonostante la riduzione della spesa corrente. Sul bilancio di previsione, oltre ai ridotti gettiti da Roma pesano, secondo la Rossi, le scelte politiche attuate in passato: «Si sono verificati incrementi per il servizio mensa, pulizia e spazzamento in aumento rispetto al 2013 dal 10 al 20%, coperti senza però incrementare i costi a carico dei cittadini.
Ma la voce che ingessa il bilancio è quella relativa al rimborso dei mutui contratti precedentemente». Numeri alla mano, fine anno il debito residuo sarà di 4 milioni di euro, e la parte corrente costerà 630 mila euro, di cui due terzi di capitale. Ossia, pari pari la somma girata dallo Stato a titolo di trasferimenti. Alla fine, il documento è passato all’unanimità del consiglio comunale.
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