Settembre è un mese importate per i viticoltori e produttori di vino: c'è l'attesa per l'imminente vendemmia di uve a lenta maturazione e il riscontro del lavoro degli anni precedenti, il giudizio implacabile e improvviso delle bottiglie che finiscono nelle pubblicazioni che contano.
Al podere Concori, a Gallicano, in quattro giorni giungono tre telegrammi, sono le nomination nelle guide più importanti d'Italia: Guida Vini L'Espresso 2015, l'assegnazione della Chiocciola in Slow Wine 2014, insieme al Premio Top Hundred di Club Papillon. Gabriele Da Prato, che da piu di 15 anni ha preso a coltivare le terre di famiglia, non sta nella pelle: una sorpresa dietro l'altra, che rappresentano il successo della sua squadra, la vittoria di una scommessa, quella della bio dinamica, che poco meno di un decennio fa poteva sembrare il vezzo di una filosofia perfino un po' ingenua in agricoltura, soprattutto in terre difficili come quelle della Garfagnana.
«Essere inseriti nelle guide che contano significa aver raggiunto davvero buoni livelli della produzione - dice Da Prato-; si tratta di vini che nascono sulle montagne della provincia di Lucca e che dunque possono rappresentare uno stimolo per tutte le piccole e medie aziende che, nella zona, si occupano di agricoltura».
I riconoscimenti. Il primo è quello ricevuto da Enzo Vizzari, direttore area guide dell’Espresso: informa che “il Melograno Rosso 2012 è stato selezionato tra i Vini dell’Eccellenza dell’edizione 2015 della Guida Vini d’Italia", curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, che sarà presentata a Firenze, alla Stazione Leopolda, il 9 ottobre.
È la massima classificazione, quella che si distingue col simbolo delle cinque bottiglie ed un punteggio di almeno 18/20, raggiunto, nelle scorse edizioni, anche da altre aziende lucchesi. Sempre allo stesso vino viene assegnato un riconoscimento da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni nella nuova edizione di Slow Wine il 26 ottobre alle 10,30 a Torino, mentre l'azienda produttrice conquista una "chiocciola" e, con essa, la promozione in "Cento cene" nei locali italiani e la possibilità di far degustare questo rosso durante la presentazione della Guida in USA, Canada e in Germania.
Per Da Prato è un risultato grandioso anche entrare nella Top Hundred, vale a dire i migliori 100 vini italiani di Club Papillon selezionati da Paolo Massobrio e Marco Gatti, perché significa realizzare, si legge nella motivazione, «prodotti che rappresentano con coerenza una tipicità e un territorio».
Nella prossima edizione di Golosaria (15-17 novembre) a Milano sarà dunque presentato il Vigna Piezza 2011, primo cru di Podere Còncori, della vigna storicamente più importante dell'azienda, caratterizzata da forti pendenze del terreno e da un microclima eccezionale, grazie all'azione mitigatrice del Serchio.
«Le belle notizie giungono in una stagione difficile, - spiega Da Prato- caratterizzata da forti piogge e da una maturazione delle uve decisamente in ritardo, però dimostrano la necessità di far vini d'annata, freschi nel complesso, per i quali mettere in pratica tutta la tecnica possibile».
E se l'ambizione di Còncori è quella di arrivare oltre oceano, lasciando la produzione dov'è, ma selezionando una rete di piccoli distributori internazionali, il prossimo traguardo del suo tenace proprietario è arrivare a produrre, con la bio dinamica, quello che alcuni estimatori delle sue etichette già vogliono definire “il nuovo Sassicaia”.
Fonte: Il Tirreno
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