Il terremoto di oggi, 7 settembre 2014 alle 12:45 (ora italiana), è avvenuto al confine tra le province di Pistoia, Lucca e Modena, ad una profondità di 12 km. La magnitudo Richter (ML) è stata stimata pari a 4.0, valore calcolato sulla base di oltre 250 stime alle stazioni della Rete Sismica Nazionale gestita dall’INGV.
Questa scossa ricade in un’area che potremmo definire intermedia tra Garfagnana e Mugello, vale a dire i due grandi bacini recenti della Toscana settentrionale caratterizzati da strutture distensive responsabili dei forti terremoti dell’Appennino settentrionale (1920 per Garfagnana e Lunigiana, avvenuto proprio il 7 settembre; 1542 e 1919 per il Mugello). Nella zona del Pistoiese non sono evidenti strutture analoghe, né sono noti storicamente terremoti molto forti.
Gli eventi massimi sono quelli del 24 maggio 1930 (M4.8) e del 12 giugno 1926 (M4.9), entrambi con massima intensità pari a 6 MCS. L’evento più forte riportato in catalogo nell’area è quello del 6 marzo 1740 (M5.2), che è considerato però a tutti gli effetti un terremoto della Garfagnana (è chiamato terremoto di Barga). L’epicentro di quest’ultimo evento sismico è spostato verso l’Emilia perché ha avuto risentimenti maggiori nella provincia di Modena.
Dal punto di vista della pericolosità sismica, l’area presenta valori di accelerazione attesa analoghi a quelli di Garfagnana e Mugello, considerato anche che rientrano in una stessa zona sismogenetica per la quale la massima magnitudo attesa è di 6.6.
Secondo i questionari di www.haisentitoilterremoto.it, il terremoto è stato risentito diffusamente nelle province dell’alta Toscana e nelle province di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma.
Al momento (le 18:50 del 7 settembre) sono state rilevate 36 scosse successive (aftershocks), tutte di bassissima magnitudo: il maggiore ha avuto magnitudo ML 2 ed è avvenuto due minuti dopo il terremoto di M4. Le repliche sono localizzate tutte a nord e nordest della scossa principale.
Il meccanismo focale ottenuto con i dati delle forme d’onda della Rete Sismica Nazionale mostra che il terremoto si è generato molto probabilmente su una faglia normale allineata in senso appenninico (nordovest-sudest), coerente con le conoscenze della tettonica della regione e la magnitudo momento (Mw) è pari a 4.1.
Fonte: INGV Terremoti
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