Rione Monticello – Paola Santoni, responsabile sfilata e sartoria rionale
Cosa significa essere la responsabile della sfilata e della sartoria del rione Monticello?
Prima di tutto è necessaria una precisazione, il ruolo di responsabile di sartoria è condiviso con Valentina Lenzi e con le persone che si occupano della sartoria ormai da anni, senza di loro sarebbe impossibile l’impresa Palio. Detto questo, essere responsabile della sfilata significa organizzare i lavori tra sartoria, capannoni e coreografi, pianificare prove con tutti i figuranti, trucco, parrucco e tutto quello che serve alla realizzazione dell’intera sfilata. Ovviamente senza la partecipazione di tutti non sarebbe possibile, quindi colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che si vestono (ragazzi, ragazze e genitori dei più piccoli) e che sopportano pazientemente i miei sms alle ore più disparate del giorno e della notte.
Dal 2006 al 2009 il Monticello ha trionfato nel Palio di San Jacopo, quattro vittorie di fila; fortuna oppure superiorità?
Ovviamente superiorità che domande. Scherzi a parte sicuramente siamo stati bravi, la sola fortuna è stata quella di essere giudicati in quegli anni da una giuria qualificata che ci ha permesso di crescere sempre grazie a giudizi mirati ed esperti.
Come vi siete trovati quest'anno dal punto di vista organizzativo?
Bene come sempre. Siamo un gruppo molto affiatato, negli anni si sono creati dei rapporti di profonda stima reciproca; le nuove leve come me hanno avuto un ottimo supporto da chi, quest’anno, si è preso una piccola pausa. Non ci possiamo lamentare.
Qualche anteprima sul carro?
Mi dispiace niente anteprime. Sulle spine fino all’ultimo. Altrimenti che gusto c’è?
Lo scorso anno i costumi e le coreografie erano stupende, le musiche un po’ meno; In alcuni punti sorgeva una lentezza dell’insieme che forse ha penalizzato il risultato finale. Quest’anno avete apportato migliorie oppure continuerete su questa strada?
Sono dell’idea che si deve sempre migliorare, le scelte dell’anno scorso sono state fatte in base al tema e allo sviluppo sfilata. Quest’anno sarà la stessa cosa, abbiamo progettato il tutto consapevoli delle critiche ricevute; spero possa piacere di più.
Giurati, mi sembra di ricordare che ci furono alcune pecche nella trascrizione dei giudizi nella passata edizione.
Argomento spinoso…senza entrare nel merito di situazioni specifiche, la cosa che mi preme ribadire è che centinaia di persone, appartenenti ai tre rioni, per 7/8 mesi lavorano incessantemente per tirare su uno spettacolo favoloso. Meritiamo tutti di essere giudicati da professionisti del campo. Solo così è possibile digerire una sconfitta, che brucia sempre, ma una volta passata la rabbia, con un giudizio professionale possiamo riflettere. Critiche di persone qualificate possono solo aiutarci a migliorare.
Domanda diretta; i soldi promessi ai rioni sono arrivati?
Sono arrivati circa la metà…
Punterete sempre sul magnifico gioco di colori oppure la sfilata 2014 sarà diversa?
Bocca cucita.
Quante persone sono coinvolte nella sartoria rionale del Monticello?
Chi tira le fila dell’intero lavoro si conta sulle dita di una mano, poi ci sono tutte le nostre donne (mamme, nonne, bisnonne, zie, amiche, sarte e chi più ne ha più ne metta) che sono fondamentali per la riuscita dei nostri vestiti.
Dei due rioni rivali, qual’ è quello che non riesci a sopportare?
Non sopporto i presuntuosi e i furbetti, a qualsiasi rione appartengano.
I Bufali non vincono dal 2003, sembra che questo sia il loro anno.
Sarà il loro anno se saranno i più belli e se lo meritano; altrimenti sarà per la prossima volta.
Chiunque vede per la prima volta il Palio di San Jacopo resta meravigliato, soprattutto pensando che è organizzato da un piccolo paese della Garfagnana.
Si è proprio così. Lo scorso anno ho convinto buona parte dei miei colleghi a venire a vedere il Palio, addirittura una sono riuscita a coinvolgerla direttamente nei lavori, e tutti sono rimasti meravigliati dal lavoro fatto da un piccolo paese come il nostro. Una collega di Viareggio mi ha anche detto che vestiti belli come a Gallicano per il loro carnevale non li ha mai visti. Siamo un popolo di artisti c’è poco da fare. Si canta, si balla, si dipinge, si cuce, si lavora la carta pesta…dove lo trovi un altro Gallicano?
Qualche idea per lanciare il Palio di San Jacopo a livello nazionale?
Credo che prima di parlare di nazione si dovrebbe parlare di provincia. Riallacciandomi alla risposta di prima, alcuni miei colleghi sono di Barga, Coreglia, Ghivizzano, e nessuno aveva mai visto il Palio, è una cosa vergognosa. Venendo da Lucca i primi manifesti si trovano a Bolognana, c’è pochissima pubblicità. Le mie colleghe di Lucca e Viareggio conoscono la festa sul lago di Pontecosi e la sagra delle Crisciolette ma non il Palio, perchè? Perchè il Palio non è pubblicizzato mentre le altre feste si, e non mi fraintendete, fanno bene a pubblicizzarle, e’ così che si fa. Vorrei che fosse preso esempio da quel tipo di organizzazione. Si deve inoltre risolvere la questione dei posti a sedere e della visibilità. Per uno spettacolo del genere le persone sono disposte a pagare anche più di sette euro a patto però di vedere tutto e bene. Per portare il Palio a livelli superiori si deve partire dalle basi; giuria qualificata, organizzazione e pubblicità.
Chiudiamo questa intervista.
Concludo ringraziando per l’intervista, e auguro buon lavoro a Bufali, Borgo e ovviamente a tutta la mia meravigliosa squadra. W il Palio e forza Monticello.
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