Tra i problemi maggiormente diffusi nella compilazione del Modello 730 c’è
quello del corretto inserimento delle spese
sostenute in farmacia e documentate
dall’ormai famoso “scontrino parlante” o
dalla fattura: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulla
questione e vediamo insieme quali sono le
spese che si possono detrarre.
Innanzitutto, c’è il diritto al recupero del 19%
delle spese sostenute, tolta la franchigia di
129,11 euro.
Facciamo un esempio: durante
l’anno precedente sono stati spesi in farmacia
400 euro (tutti detraibili).
Da questa somma
bisogna sottrarre la franchigia (400 – 129,11 =
270,89) e poi calcolare il 19%: nella dichiarazione
dei redditi di quest’anno si potranno quindi
detrarre 51, 47 euro (cioè il 19% di 270,89 euro).
Al bancone
Per poter ottenere il diritto di recuperare le
spese bisogna seguire alcune regole:
- Innanzitutto, al momento di pagare (può essere fatto in contanti o con qualsiasi altro mezzo di pagamento), bisogna esibire la tessera sanitaria, sulla quale è riportato il codice fiscale del destinatario della spesa. Infatti, l’indicazione del codice fiscale è indispensabile per la detraibilità della spesa: non è ammessa l’indicazione a penna sullo scontrino né un’autocertificazione sostitutiva;
- perché lo scontrino sia utilizzabile, deve indicare la natura di quanto è stato acquistato e il numero di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC), che negli anni ha sostituito il nome del farmaco, in modo da tutelare la privacy del paziente di fronte ai controlli di caf o commercialisti in fase di compilazione della dichiarazione.
Cosa si può detrarre
Da ricordare che non tutto quello che si
acquista in farmacia è detraibile: ci sono
infatti alcuni prodotti che per definizione
non possono trovar posto nella dichiarazione
dei redditi.
Qualsiasi definizione tra farmaco, medicinale,
f.co, med., SOP, OTC (medicinali da
banco o di automedicazione), omeopatico,
preparazione galenica, ticket e ricetta apre
le porte della detraibilità.
In particolare,
per la dicitura ticket (o ricetta) non è più
obbligatorio presentare la fotocopia della
prescrizione medica. Anche i farmaci
omeopatici sono detraibili.
Per i dispositivi medici, cioè i prodotti, le apparecchiature e le strumentazioni che rispondono alla definizione di legge e che sono dichiarati conformi, deve esser fatto un discorso a parte: oltre allo scontrino parlante, con la descrizione del dispositivo acquistato, se ne deve tenere la confezione, per dimostrare che vi sia il contrassegno con la marcatura CE.
I prodotti fitoterapici sono detraibili solamente se sono stati riconosciuti dall’AIFA come farmaci e quindi indicati come tali sullo scontrino.
Sono sempre esclusi dal diritto di rimborso i parafarmaci e gli integratori.
I dispositivi ammessi
Ecco un elenco, in ordine alfabetico, dei dispositivi medici acquistabili in farmacia, il cui costo potete detrarre quando fate la dichiarazione dei redditi:
- apparecchi per misurare la pressione arteriosa;
- apparecchio per aerosol;
- cerotti, garze, bende e medicazioni avanzate;
- contenitori per campioni;
- lenti correttive della vista e relative montature, occhiali premontati per presbiopia, lenti a contatto e soluzioni per la loro pulizia;
- pannoloni per incontinenti;
- penne pungidito e lancette per misurare la glicemia;
- prodotti per dentiere (creme adesive, disinfettanti...);
- siringhe;
- strisce per determinare il glucosio, il colesterolo e i trigliceridi nel sangue;
- termometri;
- test di autodiagnosi per il tempo di protrombina (Inr);
- test di autodiagnosi per la celiachia;
- test di autodiagnosi per la prostata (Psa);
- test di gravidanza, ovulazione e menopausa;
- test diagnostici per le intolleranze.
L’acquisto di medicinali in farmacia dà diritto alla detraibilità di quanto speso anche nell’interesse delle persone che si dichiarano a carico.
Il caso tipico è quello dei genitori che acquistano farmaci per i figli. Poiché la detrazione delle spese mediche sostenute per i figli può essere divisa tra i genitori o imputata solamente a uno di loro, il consiglio è quello di attribuirle tutte al genitore che ha spese mediche a lui intestate: in questo modo la franchigia di 129,11 euro verrà utilizzata una volta sola, permettendo così un recupero più sostanzioso.
Se i figli sono totalmente a carico di un solo genitore, sarà quest’ultimo, obbligatoriamente, a
poterne detrarre le spese mediche.
Fonte: Soldi & Diritti - Altroconsumo
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