Tratto da: "Di Gallicano - arte, política, economía, vicissitudini storiche" del 1911 - Segr. Alfredo Rossetti.
Diversi punti pittoreschi ha Gallicano.
L'osservatore si porti nella splendida contrada di S. Andrea, dove il sole pare abbia trionfo anche nelle stagioni rigide; all'imbocco del rettifilo presso la chiesa e alla distanza di questa di circa 150 m. si soffermi. Rimarrà ammirato del panorama superbo che avrà dinanzi:
L'osservatore si porti nella splendida contrada di S. Andrea, dove il sole pare abbia trionfo anche nelle stagioni rigide; all'imbocco del rettifilo presso la chiesa e alla distanza di questa di circa 150 m. si soffermi. Rimarrà ammirato del panorama superbo che avrà dinanzi:
la Pania in fondo nella maestà immensa del suo corpo, a sinistra Verni e Trassilico, a destra le alte montagne di Vergemoli, in basso il mite campanile della chiesuola del sobborgo, che pare nascosta in una pace invidiata e serena lo spettacolo grande della Natura per chiamare al raccoglimento.
Cambiando la films, ci si porti in Via Lucca, sotto il muro del giardino di Casa Paoli-Puccetti: la vigile Pania apparirà imponente in tutta la sua austerità.
D'inverno, questo cono gigante di zucchero bianco, salutato dalle cime meno alte che gli fan corona, quasi fortilizi terribili di difesa si presenta gagliardo a sfida di cimenti e di audacie.
Otticamente, a mezza costa, comparisce un pino di grandi proporzioni e il suo verde pennacchio contrastando col bianco sfondo e nettamente distaccandosi, offre uno straordinario risalto formando un quadro semplicemente meraviglioso.
Gallicano possiede ancora amene passeggiate in ispecie quelle per l'Eremo, per la polla Gangheri, per Molazzana, le due prime costeggianti la Turrite e l'altra ombrosa fra i castagni in comodissima via carrozzabile.
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