La Pania n. 100 |
L'Alpe di Sant'Antonio non ha un vero e proprio nucleo paesano ma si caratterizza per i molti borghi e casolari sparsi nel territorio. Mi torna a mente una "fola" che il professore Gastone Venturelli raccolse, e incise su nastro, dalla viva voce di una vecchia narratrice.
Vi si parlava di una volpe che visita i pollai sparsi qua e là nelle varie località dell'Alpe: Monistralli, Filingozzi, Colle a Panestra, Terlucchio, Peritano, Cervaia, Bovaio, Porchia, Trescala, Pasquigliora (a proposito, in quest'ultima località visse, negli ultimi anni della sua vita, Fosco Maraini, che tradusse il latineggiante Pasquigliora in "piccoli pascoli").
E' evidente che tale racconto aveva un intento didattico: quello di far conoscere ai bambini il nome di tutti i borghi esistenti nel territorio. Soffermiamoci su Cornola.
Vi si sale dalla strada comunale, subito dopo il bivio che conduce alla chiesa. Al culmine della breve salita, c'è Cornola che sovrasta i casolari di Focchiata. Proseguendo da Cornola, si scende al verde pianoro di "Pian di Lago".
Secondo Gian Mirola ("Casa nostra e dintorni") Cornola deriva il suo nome da corniolo, l'arbusto dal legno durissimo e i frutti rossi e carnosi.
Oggi Cornola ha solo tre residenti. Il più conosciuto, anche per aver militato per oltre 20 anni nell'Arma dei Carabinieri, è Luigi Bertoni. Vicino a lui abitano la sorella Elda e Renzo Viviani.
Per la precisione Bertoni è nato proprio in Cornola ed abita nella casa che fu di suo nonno morto nella prima guerra mondiale.
In realtà le Cornola sono tre: di cima, di mezzo e di fondo. Vi abitavano un tempo una trentina di persone. Erano i componenti delle famiglie Frati, Bertoni, Pocai, Bertozzi, Guazzelli.
Da Cornola di cima, spaziando verso la valle, l'orizzonte si fa ampio: va dal Parco dell'Orecchiella a Montefegatesi, da Sassi a S. Pellegrino.
E' uno dei borghi più noti del nostro Comune.
F. Moni - La Pania n. 100 - dicembre 2013
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