Puntuale come ogni anno prende il via l’appuntamento più importante per tutti i contribuenti italiani: la dichiarazione dei redditi che, salvo modifiche, andrà consegnata entro il 30 aprile al sostituto d’imposta o il 31 maggio al Caf o ai professionisti abilitati. Un varo che coincide con la pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate del modello 730. Anche se si tratta di una bozza sono, comunque, diverse le novità introdotte, molte delle quali dettate dalla crisi. In primis si dà la possibilità di utilizzare questa dichiarazione anche a chi non ha più un datore di lavoro. Sul fronte dei bonus c’è l’innalzamento delle detrazioni per i figli a carico e il bonus mobili per chi ha effettuato lavori di ristrutturazione. Poi si può chiedere l’eventuale credito della dichiarazione, anziché essere rimborsati dal fisco.
I destinatari - Sono circa 17 milioni gli italiani che hanno percepito redditi nell’anno 2013 (di lavoro dipendente, co.co.co., contratti di lavoro a progetto, redditi dei terreni e dei fabbricati, redditi di capitale o prestazioni di lavoro autonomo occasionale) e che, chiamati in cassa a giugno per pagare le tasse, possono utilizzare il 730. Sono i lavoratori dipendenti, i pensionati, chi percepisce indennità sostitutive come integrazioni salariali o indennità di mobilità, i soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi e agricole, chi è impegnato in lavori socialmente utili, i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno (possono rivolgersi al sostituto d’imposta se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile a luglio 2014 o presso un Caf se il rapporto di lavoro dura almeno da giugno a luglio 2014 e si conoscono i dati del sostituto d’imposta che dovrà effettuare il conguaglio). Presso un Centro di assistenza fiscale si possono, invece, rivolgere il personale della scuola con contratto a tempo determinato da settembre 2013 a giugno 2014 e i lavoratori che posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa, almeno nel periodo compreso tra giugno e luglio 2014.
Vantaggi - Nella giungla delle normative fiscali, i vantaggi dell’utilizzo del 730 sono evidenti: non si fanno calcoli, la compilazione è più semplice, il modello non va trasmesso alle Entrate ma si consegna al datore di lavoro, all’ente pensionistico o all’intermediario. Soldi alla mano, poi, l’importo del rimborso Irpef si otterrà direttamente nella busta paga di luglio o nella rata di pensione ad agosto. Mentre se vanno versate delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (ad agosto o settembre).
Caso particolare: assenza del datore di lavoro - Rappresenta certamente la novità più rilevante perché supera due limiti che condizionavano i contribuenti che non avevano un sostituto d’imposta al momento della compilazione del 730. Fino ad ora, infatti, era necessario presentare il modello Unico e attendere almeno due anni per ottenere eventuali rimborsi. Mentre il decreto legge 69/2013 (che già per il 2013 consentiva a chi era senza datore di lavoro di potersi avvalere del 730 “Situazioni particolari”) apriva solo a quanti avessero un saldo a credito.
Da quest’anno, invece, tutti i lavoratori dipendenti che non hanno più un sostituto d’imposta, come ad esempio quelli che hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego, possono presentare il 730 a un Caf o a un professionista abilitato. Così dal prossimo maggio, il contribuente potrà pagare l’importo utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o utilizzare un bollettino postale o bancario. Mentre il credito sarà rimborsato in pochi mesi direttamente dall’amministrazione finanziaria sul conto corrente indicato.
Bonus fiscali - Tra le novità si fa spazio l’innalzamento della detrazione base per ciascun figlio a carico che passa da 800 euro a 950 euro, quella per figli di età inferiore a tre anni sale da 900 euro a 1.220 euro, mentre quella aggiuntiva per ogni figlio disabile passa da 220 a 400 euro. Scende, invece, a 630 euro l’importo massimo su cui calcolare la detrazione del 19% per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni. Nel ‘Quadro E’ del modello 730 (oneri, spese detraibili e oneri deducibili) spunta anche una nuova sezione destinata alla casa in cui è possibile richiedere il bonus del 65% per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche su immobili, adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive, situati nelle zone ad alta pericolosità sismica.
È stata altresì introdotta la detrazione su mobili e grandi elettrodomestici (di classe energetica A+) per chi ha iniziato a ristrutturare dopo il 6 giugno 2013: si tratta del 50% in 10 anni su un massimo di 10mila euro. Confermato, invece, lo sgravio per il risparmio energetico nella misura del 55% o del 65% per le spese sostenute dopo il 6 giugno.
Erogazioni liberali - Sempre nel ‘Quadro E’ è possibile richiedere sia le detrazioni del 24% (prima erano del 19%) per le donazioni alle onlus che quelle in favore delle popolazioni colpite da calamità (per un importo fino a 2.065 euro). Rientrano anche quelle devolute a partiti e movimenti politici (tra 50 euro e 10mila euro). Da quest’anno è inoltre possibile richiedere il bonus, fino a 1.032,91 euro, per le erogazioni a favore dell’Unione buddhista italiana e dell’Unione induista italiana, enti ai quali è anche possibile destinare l’otto per mille dell’Irpef.
Cedolare secca - Il ‘Quadro F’ è interessante, invece, per quanti abbiano scelto di utilizzare la cedolare secca. In questo caso è prevista un’aliquota agevolata del 15% (fino al 2012 era del 19%) per i contratti di locazione a canone concordato. È bloccata invece al 21% l’aliquota per chi ha concesso in affitto immobili a canone libero. Per gli altri fabbricati locati, la deduzione forfettaria del canone scende dal 15% al 5 per cento.
Compensazione - Altra novità. Tutti i contribuenti possono utilizzare il credito che vantano con il fisco per ridurre o per pagare altre imposte, tramite il nuovo ‘Quadro I’. Si tratta, ad esempio, della Tares (la tassa sui rifiuti e servizi che secondo i calcoli Uil quest’anno peserà oltre 300 euro a famiglia) ed eventuali altre tasse non elencate nel 730, ma per le quali il pagamento va effettuato con il modello F24.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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