Dalle parole ai fatti. Uno slogan, per ora, che si è tramutato nella costituzione di un “Comitato dei cittadini”, formato da residenti e commercianti gallicanesi, accomunati dalla preoccupazione e la rabbia per gli aumenti della Tares. Tributo che, per molte attività specifiche come ortofrutta, ristoranti, pizzerie al taglio e rivendite di fiori, rischia di diventare un salasso vero e proprio. Tale da mandare a farsi benedire ogni minimo abbozzo di budget o investimento.
L'idea di associarsi e incanalare la protesta in modo organizzato, è venuta da un gruppo di esercenti del capoluogo che, assieme a comuni cittadini, si sono riuniti lunedì sera nella sede del Ciaf in piazza San Giovanni. Dopo l'arrivo delle temute cartelle esattoriali, si è deciso di far sentire la propria voce per contestare questo balzello che in molti casi è anche raddoppiato rispetto alle vecchie denominazioni della tassa sui rifiuti. L'amministrazione comunale, per far fronte agli impegni con la Se.Ver.A. che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento, ha chiesto ai contribuenti 1,3 milioni di euro, che colpiranno le tante aziende disseminate nel capoluogo e nelle varie aree Pip.
Ma è il piccolo commercio quello più penalizzato, e allora si è deciso, per l'appunto, di passare dalle parole ai fatti. Ideale valvola di sfogo e informazione sulle iniziative è il gruppo facebook "Gallicano news", seguitissimo ormai anche fuori dai confini paesani. Una delle promotrici, si fa portavoce della rabbia che serpeggia nei confronti della giunta, che domani metterà al voto del consiglio proprio l'affidamento del servizio alla Se.Ver.A.: «Questo comitato è apolitico per natura e rimarrà sempre così senza strumentalizzazioni da nessuna parte. Questo comitato è formato da cittadini per i cittadini senza distinzioni di categoria. È basato semplicemente sull' idea che anche gli onesti hanno dei diritti.
Non vogliamo andare contro nessuno, vogliamo solamente fare qualcosa». Un primo passo verso una strategia compiuta avverrà stasera, sempre nelle aule del Ciaf, dove gli interessati si riuniranno in una nuova assemblea aperta al pubblico, per organizzare le varie iniziative da intraprendere durante i prossimi giorni
Una brutta situazione, quella che si ripercuote sulle piccole attività commerciali del capoluogo in particolare, che già da anni soffrono la concorrenza della vicina grande distribuzione e la "perifericità" rispetto alle grandi arterie stradali della zona. Senza contare le annose polemiche sui costi e i conti di Se.Ver.A., che negli ultimi anni ha perso gli appalti di Barga, Vergemoli e Vagli Sotto.
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