Rubata a Gallicano una Fornella del 1665, ad accorgersi del furto è stata una guida ambientale, Adolfo Da Prato, proprietario dell’affittacamere “In Castello”.
“Fornelle del genere, o statuette di immagini sacre, era in uso metterle appese nei metati, la Fornella è un altorilievo in terracotta”, prosegue Da Prato, “venivano messe immagini sagre per preservarsi dai folletti per allontanarli dal posto e salvaguardare il raccolto di castagne che stavano seccando”.
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La Fornella era di qualche autore famoso?
No, era di un autore sconosciuto, non è il valore materiale, ma il fatto che dal 1665 stava appesa al metato.
Il metato è ancora funzionante?
Questo è l'unico metato funzionante nella zona, o per lo meno l'ho visto funzionare fino a pochi anni fa.
Dove si trova precisamente il metato in questione?
Si trova in località Campilato sul percorso Fluviale A. Valentini, è un percorso didattico rurale. Come guida ambientale oltre che i turisti ci porto anche i ragazzini delle scuole, in quanto proprio in quel luogo, davanti a quel metato, si spiega l'importanza della "Castagna".
Quando si è accorto del furto?
Sabato mattina, con amici escursionisti sono arrivato sul posto ed ho costatato il fattaccio, erano evidenti per terra i “calcinotti”, la polvere era ancora asciutta, ho potuto solo fotografare.
Un fatto che lascia l’amaro in bocca, ma che non meraviglia più di tanto, non sono nuovi questi furti di materiale storico; a volte la refurtiva viene piazzata sul mercato nero, altre viene direttamente tenuta in casa come oggetto di arredo. Forse, visto il valore storico di queste opere, potrebbero essere custodite in maniera più accurata, ma ormai la Fornella ha preso il volo, e difficilmente tornerà appesa al suo metato.
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