Grazie alla moderna tecnologia, le circa 300 cave di marmo del comprensorio delle Alpi Apuane stanno infliggendo alle montagne il più grave disastro ambientale d'Europa.
Le cave in cresta e gli scarti di lavorazione inquinano le sorgenti e i fiumi, i camion ammorbano l'aria di polveri sottili, le grandi opere (tunnel, viadotti, già realizzati e in progettazione) acutizzano il dissesto idrogeologico, che aumenta geometricamente di anno in anno mettendo a repentaglio la salute e l'incolumità degli abitanti.
Circa 9 milioni di tonnellate di marmo prodotte ogni anno, i 3/4 in scaglie destinate all'edilizia e alla produzione di carbonato di calcio con cui fare i dentifrici, sbiancare la carta, realizzare dei paradossali filtri per gli acquedotti, non certo per fornire blocchi a Michelangelo.
Bisogna chiudere gradualmente tutte le cave, riconvertendo l'economia del territorio in forme sostenibili.
Thanks to modern technology, about 300 marble quarries of the Apuan Alps district are inflicting to the mountains the worst environmental disaster in Europe.
The quarries on the ridge and processing waste pollute springs and rivers, trucks foul the air of particulate matter, the big works (tunnels, viaducts, already carried out or designed) worsen the hydrogeological instability, which increases geometrically from year to year endangering the health and safety of the inhabitants.
About 9 million tons of marble are produced each year, the 3/4 broken into flakes mostly intended for the building and for the production of calcium carbonate to make toothpaste, paper bleaches, and paradoxical filters to the aqueducts, certainly not to provide blocks to Michelangelo.
We must gradually close all the quarries, converting the local economy into sustainable ways.
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