Salassi in arrivo per i venditori di prodotti ortofrutticoli del comune. La scure della Tares, presto, si abbatterà su di loro in maniera inequivocabile, con un incremento di circa il doppio rispetto al passato. Altre attività, pur subendo aumenti considerevoli, possono ritenersi soddisfatte. Il consiglio comunale ha evidenziato ancora una volta le spaccature in seno all'assemblea.
Il regolamento sull'applicazione della Tares, seppur vincolato dai parametri fissati dal Governo e che lasciano ai comuni pochi margini di manovra, è stato approvato all'unanimità solo dopo una decisiva "limatura" in corsa fornita dai due emendamenti proposti dal gruppo di "Gallicano c'è". I consiglieri d'opposizione hanno chiesto di rafforzare un meccanismo premiale per la raccolta differenziata attraverso uno sconto in detrazione per le utenze a compostaggio domestico.
All'iniziale idea di un range dal 5% al 15% a seconda della quantità, si è giunti ad un accordo unanime del 10% generalizzato. L'altro emendamento votato da tutta l'assemblea, prevede dei premi ad obiettivi da scaricare sul piano finanziario dell'azienda appaltatrice del servizio di raccolta e smaltimento.
Bocciato invece da tutte le opposizioni il fabbisogno economico-finanziario di Se.Ver.A. per lo svolgimento del servizio stesso. La somma richiesta al comune è la stessa dell'anno in corso, ossia 1,3 milioni e spiccioli, ma dai banchi della minoranza si è alzato un coro di no e il voto contrario della delibera. Si è fatto notare che, per effetto del meccanismo della Tares, a parità di fabbisogno dell'azienda, i commercianti sarebbero i più penalizzati economicamente. Anche in questo caso, perciò, la pratica è passata coi soli voti della maggioranza.
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