Arrivo: Passo delle Pecore (1600 m.)
Dislivello: 1300 metri
Durata: 5 ore la salita; 3 ore la discesa (Pradacetti)
Difficoltà: EEA (escursionisti esperti-attrezzature)
Inaugurata nel 2002 è la ferrata più lunga e difficile delle Apuane. La via, sia per il notevole dislivello sia per la natura del percorso che sale rettilineo su ripide placche esposte a sud, richiede un notevole sforzo fisico. Evitare di percorrerla in giornate afose e quando il tempo non è previsto bello, in quanto la via non presenta punti di uscita o ripiego. Spesso l'itinerario viene spezzato in due giorni, vista la possibilità al Passo delle Pecore (1600 metri) di scender in breve tempo al rifugio Orto di Donna (1503 metri).
Da Massa ci si addentra nell'umida valle del Frigido fino al paese di Forno (212 m.). Passata La Filada si continua lungo il corso del Canal Secco fino ai resti di un vecchio inceneritore in località Biforco (376 metri), così chiamata poiché vi confluiscono il Canal Fondone da sinistra e il Canal Cerignano da destra. In ambiente di cave si prosegue a sinistra con la via marmifera sino all'imbocco della vecchia Lizza degli Alberghi (sentiero n. 167).
La via di lizza risale il lato sinistro orografico della valle per raggiungere un colletto presso lo Zucco, da dove prosegue in piano addentrandosi nella Valle degli Alberghi, che prende il nome da un grosso edificio di cavatori, ora in stato di abbandono e usato come ricovero per i pastori. Alla Casa degli Alberghi (976 metri) si trova un pannello della via ferrata.
Si prosegue con bel sentiero a gradini (cavetto) fino alla vecchia cava (1065 metri) dal cui piazzale inizia la ferrata che sale subito una liscia e ripida placca per poi traversare, in piano e senza cavo, l'ampio fondo del canale e iniziare la salita vera e propria. Si sale lungamente tra le lisce Placche degli Alberghi lungo una costa rocciosa del grandioso canalone compreso tra il Pizzone e il piede del versante sudovest del Monte Contrario (1789 metri).
Incontrata una prima scaletta a fittoni, si prosegue non lontano dalla cresta sino alla base di una liscia parete che si supera con l'ausilio di un'altra scaletta. Infine, per erte placche faticosamente si raggiunge il Passo delle Pecore.
La via di lizza risale il lato sinistro orografico della valle per raggiungere un colletto presso lo Zucco, da dove prosegue in piano addentrandosi nella Valle degli Alberghi, che prende il nome da un grosso edificio di cavatori, ora in stato di abbandono e usato come ricovero per i pastori. Alla Casa degli Alberghi (976 metri) si trova un pannello della via ferrata.
Si prosegue con bel sentiero a gradini (cavetto) fino alla vecchia cava (1065 metri) dal cui piazzale inizia la ferrata che sale subito una liscia e ripida placca per poi traversare, in piano e senza cavo, l'ampio fondo del canale e iniziare la salita vera e propria. Si sale lungamente tra le lisce Placche degli Alberghi lungo una costa rocciosa del grandioso canalone compreso tra il Pizzone e il piede del versante sudovest del Monte Contrario (1789 metri).
Incontrata una prima scaletta a fittoni, si prosegue non lontano dalla cresta sino alla base di una liscia parete che si supera con l'ausilio di un'altra scaletta. Infine, per erte placche faticosamente si raggiunge il Passo delle Pecore.
La valle degli Alberghi |
Inizio ferrata |
Panorama dalla ferrata del Contrario |
Paolo |
Scalette |
Monte Contrario |
Foto di gruppo (Alessio, Daniele e Paolo) |
Direzione Forbice per la discesa dei Pradacetti |
Il Cavallo dal sentiero dei Pradacetti |
Da non fare in caso di terreno bagnato.
Descrizione tratta da Meridiani Montagne - Alpi Apuane
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