Azione di responsabilità contro quattro ex amministratori e tre ex
membri del collegio sindacale di Severa Servizi. Circa 2 milioni la
cifra chiesta come risarcimento dalla curatela. Nuove grane legate a
una delle società nate dalla spa che gestisce la raccolta dei rifiuti
in Garfagnana. Intanto, si è tenuta l'assemblea dei soci: i Comuni
hanno prolungato l'incarico alla società, ma non c'è unità d'intenti
sulla strategia futura. Severa Servizi è fallita circa due anni fa
lasciando un buco di circa 3 milioni.
Fu nominato dal giudice un
curatore fallimentare che attivò controlli sia di natura penale che
civile. Proprio quest'ultimo aspetto è arrivato a conclusione e, lo
scorso dicembre, la curatela del fallimento ha promosso al tribunale
delle Imprese di Firenze un'azione di responsabilità, diretta a
ottenere il risarcimento dei danni, nei confronti di quattro (ex
amministratori della società) e tre ex membri del collegio sindacale
di Severa Servizi.
Chi rappresenta in giudizio la curatela è
l'avvocato Guido Lazzarini, e la causa (numero di ruolo generale
18588/2012) è stata assegnata al giudice istruttore Ludovico Delle
Vergini, che ha fissato la prima udienza il 5 giugno. La somma totale
richiesta dalla curatela è di 1.885.426 euro.
Si avvicina intanto il
10 del mese con le solite preoccupazioni sul pagamento dello stipendio
dei lavoratori della spa impegnati nella raccolta dei rifiuti.
L'assemblea dei soci ha confermato il momento di totale incertezza: le
lettere d'incarico sono state prolungate dopo la scadenza del 31
marzo, ma le amministrazioni sono divise.
Una divisione non politica,
ma tra chi pensa di andare a gara e lasciare Severa e chi crede che si
debba andare avanti aspettando il gestore unico. Lo stallo potrebbe
durare tutto il 2013; a fine anno dovrà chiarirsi la strategia.
Fonte: Il Tirreno - Luca Dini
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