Attivato un numero di telefono dedicato per la richiesta dell'invio del Cud cartaceo da parte dell'Inps. I pensionati potranno chiamare l'800.43.43.20 gratuitamente da numero fisso o lo 06.164.164 a pagamento se si utilizza un telefono mobile.
Si completa in questo modo il quadro delle modalità a disposizione per ottenere la certificazione unica dei redditi e il modello ObisM. In base alla legge di stabilità (228/2012) da quest'anno il canale principale per il recapito di questi documenti è quello telematico, quindi tramite sito internet Inps o casella di posta elettronica certificata (si veda anche il Sole 24 Ore del 21 e del 27 febbraio).
I pensionati, però, possono ottenere una stampata dei moduli presso gli sportelli delle sedi Inps o le postazioni self service presenti presso le stesse. In alternativa si possono rivolgere ai centri di assistenza fiscale, oppure agli uffici postali che aderiscono al progetto "Reti amiche" (in questo caso a fronte di un costo di 3,27 euro). Infine, per gli ultraottantacinquenni titolari di indennità di accompagnamento c'è lo sportello mobile.
Un ventaglio di possibilità che dovrebbe attutire l'impatto della disposizione contenuta nella legge di stabilità, la cui applicazione deve fare i conti con il fatto che l'utilizzo di internet è ben poco diffuso tra i pensionati ultrasessantenni. Sempre in termini di semplificazione delle procedure, ieri l'Inps ha comunicato che il codice di identificazione personale (Pin) necessario per accedere ai servizi sul sito dell'istituto ma anche per utilizzare le postazioni self service, passa da 16 a 8 caratteri.
I Pin nuovi saranno comunque a 16 caratteri, ma al primo accesso si dovrà sceglierne uno nuovo da 8. Per chi ne ha già uno, invece, il cambio avverrà in occasione della modifica periodica dello stesso.
Da quest'anno il Cud viaggia online anche per la Cassa ragionieri, dato che la legge di stabilità fa riferimento a tutti gli enti previdenziali.
Chi non può accedere all'area riservata del sito potrà richiederlo tramite fax (06.8416501).
Fonte: Il Sole 24 Ore
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