mercoledì 5 dicembre 2012

La Fiaccolata Natalizia: dal 1980 al 2012

Come ogni anno, nel nostro comune, si svolgerà la consueta FiaccolataNatalizia. L'appuntamento è per il 7 dicembre alle ore19:30. 
Quest'anno la Fiaccola della Solidarietà brillerà per: progetto assistenza malati oncologici; Ass. U.I.M.D.V. (Scuola Mutilati voce); punto ascolto progetto "Non ti scordar di te"; Ass. G.V.S. Barga "Un aiuto ai disabili della valle"; aiuto ai bambini della Papua Nuova Guinea; Amatafrica (Missioni per il Rwanda); Kwizera (Missioni per il Rwanda). 
Le somme erogate in questi anni (1979-2011) ammontano ad un totale complessivo di euro 514.230,00

Manifesto realizzato da Pietro Soriani
Dopo queste brevi notizie, voglio porvi una domanda, quanti di voi ricordano l'origine di questa tradizione gallicanese? 
Ebbene, adesso vi racconterò brevemente come ebbe origine l'idea della Fiaccolata Natalizia a Gallicano. Tutto è iniziato quando i bambini delle classi IV A e IV B della scuola elementare del paese, assieme alle insegnati Duse Lemetti e Alma Saisi, decisero di scrivere una lettera e inviarla ai vari quotidiani locali. 
Che lettera inviarono? E perché? 
Sempre più spaventati dalle brutte cose che accadevano nel mondo, questi bambini decisero di porre all'attenzione dei giornalisti, la seguente questione: 
"Siamo i ragazzi di Gallicano delle scuole elementari IV A e IV B: scusate se vi disturbiamo ma abbiamo un problema da risolvere: esiste ancora il bene nel mondo? Per questo vi consultiamo. Perché non pubblicate il bene sul giornale? Noi siamo stufi di male e cerchiamo il bene. Il bene non c'è o non sapete trovarlo?" 
Molte furono le risposte a questa lettera, alcune più o meno tranquillizzanti, altre insufficienti, altre ancora evasive... ma molte altre molto soddisfacenti, specialmente quella di Giulio Nascimbeni
Anche oggi i ragazzi di Gallicano sono stufi del male e pensano che siamo noi giornalisti a non saper trovare il bene. Qualcosa di vero c'è: l'assillo del far notizia ci spinge ad ascoltare quasi sempre le voci che rombano, i grandi sconvolgimenti, le inquietudini che assumono etichette di rivolta. [...] 
Anche noi siamo stufi di male. Stufi di andare avanti senza certezze, stufi di giorni e sere minacciosi, d'ingiustizie, di soprusi sottili, di vedere che gli indifesi non partecipano a nessuna festa vera o presunta che sia. Penso che sia già un bene non cedere, non rifugiarsi nel silenzio dell'utopia o del rifiuto. 
I ragazzi di Gallicano chiedono di sapere dov'è il bene [...]. Forse il bene è molto vicino, più vicino a loro che a noi, fuori dai grandi titoli, invisibile tra le righe del quaderno su cui hanno scritto la lettera. C'è anche un bene nel volere il bene." 
Così, ricercando il bene, nel 1980 si tenne a Gallicano la prima Fiaccolata Natalizia, e la notizia iniziò a girare per la valle, approdando sulle pagine di molti quotidiani locali. 
In un articolo del 21 dicembre 1989 del Tirreno, possiamo leggere: "Questa sera, con partenza alle ore 20, su un percorso di chilometri 3,5 si svolgerà la prima fiaccolata natalizia, il cui ricavato andrà a totale beneficio della Lotta contro il Cancro, dei bambini sofferenti del Terzo Mondo e dei bambini terremotati del sud." 
Alla fiaccolata sono intervenuti l'ingegner Sandro Strohmenger, collaboratore dell'Onu e candidato al premio Nobel per la Pace, il quale prendendo la parola, ha detto che contemporaneamente in Nuova Guinea, a distanza di poche ore, sua figlia organizzava una identica fiaccolata a coronamento del gemellaggio con i ragazzi di Gallicano. 
Gli anni passarono e la Fiaccolata iniziò a crescere. In occasione della terza fiaccolata (siamo nel 1982), Giulio Simonini scrisse un articolo "L'ondata che sta coinvolgendo tutta la valle del Serchio, dall'alta Garfagnana a Lucca ha oltrepassato ogni più rosea aspettativa. E' una gara di solidarietà commuovente spontanea e contagiosa che vede uniti tutti gli strati sociali. [...] 
L'impegno di partecipazione è commuovente e unanime. Da Lucca a Castelnuovo da Fornaci a Coreglia, da Barga a Bagni di Lucca... " 
La Fiaccolata stava diventando sempre più grande, allargandosi e inglobando con il suo spirito di solidarietà, tutti i paesi e le città vicine al luogo in cui era nata: Gallicano. 
Su “la Nazione”, sabato 18 dicembre 1982, Giulio Simonini scrisse un altro articolo, di cui mi sembra giusto citare l'inizio per far capire come lo spirito di solidarietà stava accendendo i cuori delle persone "Tra poche ore Gallicano spegnerà tutte le sue luci pubbliche, ma non rimarrà al buio. Il paese brillerà ugualmente rischiarato dalle fiammelle di una interminabile fiaccolata." 
Quando la Fiaccolata si concluse, il bilancio di Giulio Simonini, uscito il 29 dicembre 1982 sulla Nazione, non poté che essere più che incoraggiante "Una piccola grande crociata si è compiuta, che ha coinvolto grandi e piccini, enti e associazioni, operatori e commerciali, operai e autorità. Una gara unanime di altruismo che ha toccato vertici di altissimo spirito evangelico. Una crociata che ha chiuso la sua terza edizione nella chiesa romanica di San Jacopo nel segno vivente di unione e di umana solidarietà, momenti commuoventi di una bellissima manifestazione che invita tutti gli uomini a profonde riflessioni." 
Al termine di questa terza edizione, il consiglio comunale conferì la cittadinanza onoraria di Gallicano all'ing. dottor Sandro Strohmenger, per i suoi alti meriti morali e civili e per la sua testimonianza di solidarietà verso la comunità gallicanese. 
Il gemellaggio tra i bambini di Gallicano e quelli di Puang in Papua Nuova Guinea fece sì che, rinunciando a molti regali, i bambini di Gallicano raccogliessero fondi per permettere la costruzione di un'intera ala scolastica per i loro amici. 
La storia della Fiaccolata, è una storia ricca di altruismo, di solidarietà, di piccole scintille di luce che brillano nell'oscurità, scintille di speranza, capaci di rischiarare anche la notte più profonda e portare la luce dove ce n'è bisogno. 
Per concludere questa bellissima storia, userò le parole di Sandro Strohmenger, che nella loro semplicità sono capaci di darci forza e speranza a chi ne ha bisogno... 
"IL BENE E' CONTAGIOSO PIU' DEL MALE".

Fonte: Gallicano Notizie n. 34 del 5 dicembre di Sandy Giannotti

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1 commento:

  1. il bene E PIU' CONTAGIOSO DEL MALE COSI DICEVA SEMPRE ERIO COLOMBINI GIA MINISTRO A S ANGELO E PRESIDENTE TOF LOMBARDO.DISCEPOLO DELLI ING STROMANGHER E SUO GRANDE ESTIMATORE.. LO RICORDAVA SEMPRE ,LO STIMAVA ED AMAVA. LA MOGLIE BIANCA ILARIA citrine@fastwebnet.it

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