Sempre più spesso il dialogo tra il cittadino e la pubblica amministrazione, la burocrazia, diventa un “dialogo tra sordi”; ci sono poi i casi in cui il “sordo” sta da una parte solamente, quasi sempre la parte del più forte. Questo sembra essere il caso che un cittadino residente nel Comune di Gallicano, il signor Emiliano Fanani, ha segnalato.
Emiliano Fanani - foto di "La Gazzetta del Serchio" |
Il signor Fanani vive ed è proprietario di un vasto appezzamento di terreno in località Tre Canali, sottostrada rispetto alla Via di Fondovalle, tra Gallicano e il ponte di Campia: per meglio intenderci è la zona del famoso disco-pub “Coco Bongo”, già “Baraonda”. Fanani vive, con la famiglia, proprio qua dal 1977, nella casa attigua al locale, anche questo di sua proprietà, assieme ad una bella fetta di terreno, campi coltivati, il laghetto per la pesca sportiva e, fino a domenica scorsa, un laghetto artificiale per l’allevamento delle trote…
Fino a domenica scorsa?
“Potete vedere con i vostri occhi – esordisce un battagliero Emiliano Fanani – quella struttura nel fiume è quella che era la vasca dei pesci. La piena del Serchio dell’ultimo fine settimana ha deviato ulteriormente il letto del fiume che ha trascinato via una bella parte di terreno, proprio dove era l’allevamento di trote”.
Un effetto del maltempo, che ha radici più profonde rispetto all’ultima piena: partiamo dall’inizio della storia. “Vivo qua dal 1977 e gestisco il locale qua attiguo, oltre al laghetto per la pesca sportiva e quello delle trote (o meglio, gestivo…). I problemi sono iniziati alla fine del 2009, quando la grande piena del Serchio portò ad una prima erosione dei terreni di mia proprietà. A quei tempi, seguii l’iter burocratico elencando i danni subiti alle autorità preposte. Il Comune di Gallicano aveva dato il via a lavori di potenziamento degli argini del fiume ma poi nacque una vertenza con il Comune di Barga e i lavori si sono interrotti…”.
La storia prosegue… “Il letto del fiume, negli ultimi due anni, si è spostato ulteriormente, arrivando a minacciare pericolosamente i miei terreni. L’ultima piena, come era facilmente, preventivabile, ha eroso ulteriormente il terreno”.
Il signor Fanani ha una spiegazione per quanto accaduto: “La deviazione del corso del Serchio non è casuale ma è stata causata da alcuni lavori che hanno deviato, a sua volta, il corso del torrente Corsonna”.
Come si è mosso finora?
“Sono 2 anni che mi sto movendo, sono già stato a parlare in Provincia e con i responsabili dell’Autorità di bacino del Serchio. Ero disponibile a fare personalmente dei lavori per rafforzare l’argine ma oggi tutto è complicato, la burocrazia paralizza ogni cosa. Mi sono anche affidato ad un avvocato per denunciare i danni. Era più semplice un tempo: i nostri antenati, con il piccone e la pala, tenevano puliti e sicuri gli argini dei fiumi, oggi ci sono i mezzi più moderni e sofisticati ma non si può fare niente. Non mi resta che appellarmi alle persone, tra le istituzioni, dotate di buona volontà!”
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