Riduzione dell’Iperf, aumento dell’Iva su beni e servizi. È quanto prevede la legge di stabilità. Quale sarà l’impatto sui redditi degli italiani? Abbiamo fatto i conti su 4 diverse tipologie di famiglie. I risultati sono sconfortanti.
Il disegno di legge di stabilità ha previsto una riduzione dell’Irpef e, allo stesso tempo, un aumento dell’Iva. Per l’Irpef, la legge prevede la riduzione di un punto percentuale per i primi due scaglioni di reddito che attualmente sono tassati al 23% e al 27%. Dal primo gennaio 2013 diventeranno del 22% per i redditi fino a 15.000 euro e del 26% per redditi fino a 28.000 euro. Per l’Iva, invece, è previsto l’incremento di un punto percentuale dell’Iva agevolata al 10% e dell’ordinaria del 21%, che dal primo luglio 2013 passeranno all’11% e al 22%.
La revisione delle detrazioni e delle deduzioni prevede l’introduzione di nuove franchigie, più alte delle attuali e di tetti massimi di spesa agevolabile notevolmente inferiori a quelli in vigore in questo momento.
Facciamo due conti
Come si può vedere dalla tabella, l’effetto della riduzione dell’Iperf sulle tasche delle famiglie è davvero di pochi spiccioli. Dividendo la cifra complessiva per le 13 mensilità, gli italiani si ritroveranno in busta paga dai 14 ai 31 euro al mese. Peggio va alle famiglie monoreddito che continueranno a versare molto più degli altri, senza contare che l’importo massimo di 280 euro di riduzione Irpef per i redditi superiori a 28.000 euro viene raddoppiato solo per le famiglie in cui lavorano entrambi i coniugi. Se poi si considerano anche i ritocchi al ribasso di detrazioni e deduzioni, l’effetto sul reddito della diminuzione dell’Iperf sarà nullo, se non addirittura passivo. In sostanza resterà solo l’aumento dell’Iva.
Facciamo due conti
Come si può vedere dalla tabella, l’effetto della riduzione dell’Iperf sulle tasche delle famiglie è davvero di pochi spiccioli. Dividendo la cifra complessiva per le 13 mensilità, gli italiani si ritroveranno in busta paga dai 14 ai 31 euro al mese. Peggio va alle famiglie monoreddito che continueranno a versare molto più degli altri, senza contare che l’importo massimo di 280 euro di riduzione Irpef per i redditi superiori a 28.000 euro viene raddoppiato solo per le famiglie in cui lavorano entrambi i coniugi. Se poi si considerano anche i ritocchi al ribasso di detrazioni e deduzioni, l’effetto sul reddito della diminuzione dell’Iperf sarà nullo, se non addirittura passivo. In sostanza resterà solo l’aumento dell’Iva.
Meno Irpef, più Iva: chi ci guadagna?
Tipologia di famiglia | Reddito complessivo | Risparmio sull'Irpef | Maggiore Iva | Quanto rimane in un anno? |
---|---|---|---|---|
Entrambi i coniugi lavorano, un figlio | 40357 | -404 | 268 | 136 |
Un solo coniuge lavora, un figlio | -280 | 268 | 12 | |
Entrambi i coniugi lavorano, due figli | 41934 | -419 | 276 | 143 |
Un solo coniuge lavora, due figli | -280 | 276 | 4 | |
Single lavoratore | 28130 | -280 | 192 | 88 |
Single pensionato | 18679 | -187 | 124 | 63 |
Fonte: Altro Consumo
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