Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che il 31 luglio ha bocciato la realizzazione dell'impianto a biomasse di Gallicano, adesso la Regione revoca il contributo concesso alla Feu de Bois. Con una delibera della giunta regionale datata 24 agosto (ma protocollata il 20 settembre), da Palazzo Strozzi arriva un «atto dovuto». Tramite bando, la società ha avuto accesso a 2.170.090,77 euro come investimento nel progetto del biomasse.
Di questi, la Regione ha già anticipato una somma superiore alla metà, 1.652.634,74 euro, tramite un accordo stipulato tra il dirigente del settore Miniere e Energia della Regione e il legale rappresentante della Feu de Bois datato 9 maggio 2011. Cifra che, con la delibera del 24 agosto scorso la Regione ha però chiesto indietro. Il procedimento di revoca dei contributi inizia il 10 ottobre 2011, quando la Regione informa la Feu de Bois che, dopo la sentenza del Tar (21 settembre 2011) con l'annullamento dell'autorizzazione unica «determinava il venir meno della cantierabilità e, pertanto, l'attribuzione dei 20 punti previsti dal bando». Ma la società chiede (il 3 novembre 2011) alla Regione di sospendere il procedimento «avendo la società presentato ricorso al Consiglio di Stato; sospensione che viene accettata il 3 gennaio 2012. Da allora si è atteso fino al31luglio, quando la sentenza del Tar viene pienamente confermata dal Consiglio di Stato e il contributo definitivamente revocato.
Intanto però la Feu de Bois, ha già avviato l'iter per la realizzazione dell'impianto, attraverso l'acquisto di macchinari, e non ha a disposizione la liquidità per rendere questi soldi. Così chiede la ricapitalizzazione della società a mezzo milione di euro, richiesta che forse non tutti i soci accetteranno. Ma si apre anche un'altra questione. La Feu de Bois ha già versato al Comune di Gallicano 150mila euro come indennizzo del danno ambientale che l'opera avrebbe comportato, soldi messi a bilancio di previsione a inizio anno e che adesso dovranno essere restituiti.
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