La Cappella di S. Rocco (le prime notizie storiche risalgono al 1528)
Mostra di pittura nella cappella di San Rocco: Rinaldo Mazzanti 30-09-12 |
Nel 1911, come si rileva da una targa alla base dell'opera, fu posto sull'altare un tondo in marmo all'interno del quale fu collocata l'opera di bronzo dello scultore gallicanese Guido Cheli, dal Pascoli soprannominato amichevolmente il "Donatello di Gallicano".
La tradizione orale delle persone più anziane del paese ci riporta alla memoria l'usanza di portare qui a benedire, nella festa di S. Antonio Abate, le bestie da lavoro e gli animali domestici; proprio nella Cappellina di S. Rocco in quel giorno veniva celebrata una Messa.
Le Fontane ai lati con relative pile marmoree furono qui collocate probabilmente nella prima metà dell'ottocento. In un primo tempo venivano alimentate da una sorgente naturale poi sostituita dall'acquedotto comunale. Nel muro corrispondente allo spazio affissioni, come si vede da vecchie foto, esisteva un'altra fonte del tipo dell'altra ancora visibile in via Cavour. Forse entrambe costituivano abbeveratoi per cavalli e bestie da tiro. E questo, particolarmente nel caso di quella di piazza, lo spiegherebbe il fatto di trovarsi accanto ad un ex cartoleria, già, un tempo, stazione di posta per i cavalli.
Una curiosa tradizione vuole che chi beve l'acqua di S. Rocco è destinato a tornare a Gallicano.
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