Venturini
Nel giornalino “Gallicano Notizie” n. 28 del 4 luglio u.s., in seconda pagina vi è un articolo (con foto) intitolato Centro Culturale. Bene…anzi male.
Spiego i motivi perché a mio parere questo articolo non informa correttamente i cittadini. Gia nel titolo abbiamo una inesattezza e precisamente manca (spero non volutamente) il sostantivo islamico. Sì, perché correttamente si tratta di:”centro culturale islamico Al Baraka!
L’articolo in perfetto “politicamente corretto”, come è consuetudine di una certa cultura “radical chic”; Gallicano in questo caso è la cartina di tornasole dell’Italia e dell’Europa, che io definisco, nichilista e relativista. Mi spiego meglio.
In questi anni una certa parte del nostro Paese, ma anche dell’Europa, ha cercato di far passare un teorema (con l’aiuto di intellettuali e mas media amici), che tutte le religioni/culture sono uguali e nel contempo nega anche le cose più evidenti. Tutto per arrivare a dimostrare che non vi sono differenze.
Tutto uguale. No! Non è assolutamente vero che tutto è uguale!
Ogni cultura, religione, nazione, ecc., hanno le loro diversità, le loro peculiarità, in una parola la loro storia. Nell’articolo non si parla assolutamente di Islam! Si dice che ai bambini si insegna, giustamente, anche l’arabo, ci mancherebbe è la lingua dei loro padri.
Ma non si dice che viene insegnato anche il Corano (questo particolare mi è stato riportato da varie persone)….è una dimenticanza dell’autore dell’articolo? Forse sì, forse no! Nell’articolo si parla degli assaggi offerti ai rappresentanti della Giunta, della squisita accoglienza. Tutto vero. Io che conosco abbastanza bene il mondo arabo per averlo studiato e per aver viaggiato in medio oriente, posso confermare che sono accoglienti e che alcune pietanze tipiche sono squisite! Ricordo di aver mangiato i Felafel (sono polpettine fritte con ceci), ad Amman, sono buone.
Detto questo rimane il fatto, che a mio parere questa Giunta, non informa correttamente la cittadinanza, come potete vedere non è stato neppure sfiorato l’argomento Islam. Non si è parlato del fatto che questo centro culturale islamico, potrebbe (il condizionale per il momento è d’obbligo) essere usato come luogo per pregare! Per la nostra Legge una cosa è un centro culturale e altro è un luogo di preghiera. Per noi il centro culturale è quel luogo dove si svolgono attività ricreative e di aggregazione.
Non è certamente un luogo aperto al culto! Questo deve essere chiaro. Per l’Islam, centro culturale o moschea, è la stessa cosa. Si ci riunisce per attività ricreative, ludiche, ecc, ma funziona anche come luogo di preghiera. Invito tutti ad andare su Google e digitare:”Centro Culturale Islamico d’Italia– Moschea di Roma”, compare la foto della grande moschea (la più grande d’Europa), e capirete che il centro culturale islamico è la stessa cosa di una moschea. Questi sono i fatti. Questa è la verità!
La prova di quanto io dico si ricava anche dalla foto che è riportata nell’articolo in parola. L’assessore Ruchia Osman, è velata. Perché è velata? Tutti noi la vediamo ultimamente girare per Gallicano senza velo. Io non l’ho mai vista indossare il velo. In questa foto indossa il velo.
Il motivo, a mio parere è chiaro: perché si trova all’interno di un Centro Culturale Islamico, adibito anche a luogo di culto e, le donne musulmane devono essere rigorosamente velate all’interno di questi luoghi (www.dols.it per informarsi delle donne nel mondo islamico).
Daniele Venturini
Ali Osman
Buongiorno, innanzitutto, a tutta la cittadinanza.
Buongiorno, innanzitutto, a tutta la cittadinanza.
Vorrei precisare che non amo, in genere, utilizzare giornali e blog per rispondere alle critiche, ma mi piace usare questi mezzi per parlare del lavoro da me svolto; detto questo rispondo una volta per sempre a chi mi ha attaccato ingiustamente (a mio parere) in modo personale a fini politici, strumentalizzando il mio abbigliamento e, cosa ancora più grave, la religione che pratico e non il mio lavoro come assessore al turismo e sviluppo del territorio.
Vivendo in un Paese che tutela e riconosce la libertà di culto, e professando io stessa la religione islamica, mi sento libera di camminare in paese senza “velo” (sarebbe più appropriato dire copricapo) e, quando lo ritengo opportuno, invece, di portarlo. Pertanto vorrei cortesemente dire al consigliere Dott. Venturini, il quale è una persona che stimo e rispetto, che accetto le critiche costruttive e non i pettegolezzi ( non ne avrei il tempo).
Potrei invitarlo a venire più spesso in comune, poiché, personalmente, sono da 2 mesi assessore e non l'ho visto neanche una volta portare idee e consigli utili per lo sviluppo di Gallicano, considerando che stiamo vivendo un momento di grave crisi economica e sociale, qui, come in Italia e nel mondo.
Vivo a Gallicano da 26 anni, ho sempre ricevuto da questo paese stima, amicizia e rispetto, nessuno si è mai preoccupato di che religione praticassi e di come mi vestissi; mi hanno fatta sentire da sempre una gallicanese ( “il figlio non è solo di chi lo mette al mondo ma è di chi lo cresce); io credo che il proprio paese sia dove si cresce, dove si assorbe l'essenza di casa, diventando non più inquilino straniero, ma cittadino/a a pieno titolo di esso, sia pur con le differenze che chiunque di noi ha in sé, per natura o cultura che sia.
Mi ricordo che, all'inizio degli anni novanta, dopo la guerra civile in Somalia, la comunità Gallicanese si è completamente mobilitata per sostenere e mandare aiuti al mio paese nativo materialmente e moralmente. Visto quanto letto nel blog “Gallicano c'è”, che ha riportato la comunicazione del Dott. Venturini, invito lo stesso, nel caso di rimostranze o cose da chiarire, ad andare personalmente a informarsi al centro culturale, se proprio gli preme l'argomento (ricordando pure che non è la prima volta che il Consigliere parla di questa struttura e delle sue funzioni, avendo affisso parecchie locandine per il territorio di Gallicano in precedenza), tenendo pure conto di quanto da lui affermato nel blog, cioè sulla sua conoscenza del mondo arabo. Essendo stato un rapporto tra privati l'allestimento del Centro (come ricordato dal Sindaco in una precedente edizione di “Gallicano Notizie”) il Comune, e meno che mai io, non ha il potere di porsi contro o a favore di iniziative del genere.
Avendo poi già partecipato alla inaugurazione del Centro Culturale, non mi sento in dovere di continuare un discorso già chiuso. Io sono convinta che sia corretto e onesto politicamente e umanamente non appiccare focolari di incomprensione, ma sia invece opportuno cercare un dialogo soddisfacente per guardare in modo sereno al futuro, unendo i punti in comune delle varie ideologie, e, progressivamente, migliorare sempre di più il nostro amato Paese.
Ruchia Ali Osman
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