Soccorso con lieto fine al Canal Fondone per un gruppo di ragazzi lucchesi. Ieri sera intorno alle 21 è scatta l’allerta per il CNSAS; il 118 ha ricevuto una chiamata da parte di un gruppo di ragazzi che si trova bloccato sul Canal Fondone: una delle ragazze del gruppo non riesciuva più ad andare avanti. Ieri mattina, intorno alle 9 il gruppo di escursionisti, 4 ragazze e 2 ragazzi originari di Lucca, sono partiti da Loc. Casa Biforco hanno proseguito sul sentiero CAI n° 167 verso la Valle degli Alberghi per poi arrivare all’attacco della Ferrata del Monte Contrario.
I ragazzi, tutti ben equipaggiati e frequentatori di montagna, si sono trovati in difficoltà nella discesa quando arrivati intorno alle 17 al Rifugio Orto di Donna nei pressi di Cava 27 hanno preso il sentiero verso la Foce di Grondilice per poi scendere lungo il Canal Fondone.
Nelle vicinanze del Canale, una delle ragazzi ha iniziato ad avere problemi di deambulazione, per il forte affaticamento, così è scattata la richiesta di aiuto. I tecnici del SAST si sono messi in marcia ed hanno raggiunto il gruppo che complessivamente stava bene e continuava lentamente, armati di lampada frontale e acqua di scorta, a procedere. I volontari del Soccorso Alpino, Stazione di Massa, hanno accompagnato gli escursionisti, che poi sono rientrati a casa, fino alle auto.
Il Monte Contrario ed il Cavallo |
La ferrata del Monte Contrario è la più lunga, tecnicamente difficile e soprattutto fisicamente impegnativa ferrata delle Alpi Apuane; la ferrata è da considerarsi tecnicamente difficile, e sopratutto l’intera escursione, dal punto di vista fisico, richiede un impegno ancora più alto.
Durante il percorso si incontra un ambiente isolato,selvaggio e praticamente disabitato, quasi del tutto esposto al sole, per cui è necessario portarsi una buona scorta d’acqua e del cibo. Soprattutto nel periodo estivo il CNSAS raccomanda di affrontare questo tipo di escursione (con tempi di percorrenza estremamente lunghi) durante le prime ore della giornata per evitare il caldo eccessivo e un maggiore affaticamento.
Fonte: La Gazzetta di Lucca
Fonte: La Gazzetta di Lucca
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