Se paghi in ritardo
Il 18 è scaduto il termine per il pagamento del primo acconto dell’Imu. Se non hai fatto in tempo a pagare oppure se hai sbagliato i conti e hai pagato meno del dovuto, puoi rimediare con il ravvedimento operoso.
Per prima cosa devi determinare quanto devi pagare, per far questo puoi usare il nostro calcolatore. Utilizzando lo stesso modello previsto per il pagamento, l'F24, puoi versare la rata che dovevi al Comune e allo Stato maggiorata di qualche euro a titolo di sanzione e interessi.
Gli interessi vanno calcolati su base giornaliera a un tasso del 2,5% annuo.
Facciamo un esempio.
Se paghi 100 euro con 10 giorni di ritardo devi calcolare gli interessi in questo modo:
100 x 2,5% = 2,50 euro annui
2,50 x 10/365 = 7 centesimi
Quindi ai 100 euro di imposta devi sommare 7 centesimi di interesse.
Ovviamente prima paghi meglio è, dato che le sanzioni aumentano con il passare del tempo così come gli interessi.
In particolare:
- Se versi entro 14 giorni dalla scadenza, cioè entro il 2 luglio, devi calcolare lo 0,2% giornaliero di sanzione sulla somma dovuta. Ad esempio per 100 euro di imposta non versata dovrai aggiungere 20 centesimi per ogni giorno di ritardo, oltre agli interessi.
- Se versi dal quindicesimo giorno al trentesimo successivo alla scadenza (quindi entro il 18 luglio) devi calcolare la sanzione del 3% di quanto non pagato, senza rapportarla ai giorni di ritardo. Quindi per i 100 euro d’imposta da pagare devi aggiungere 3 euro di sanzione oltre agli interessi.
- Superati i 30 giorni dalla scadenza, puoi ravvederti entro un anno pagando la sanzione del 3,75% oltre agli interessi.
Fonte: Altroconsumo
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