E' con piacere che pubblico questa e-mail che ho ricevuto:
Buongiorno, ho appena scoperto il Suo sito Internet e volevo innanzitutto complimentarmi per le splendide relazioni e gallerie fotografiche sulle Apuane, segnatamente quella della Tambura salita dalla Valle di Arnétola, che ha esercitato su di me un fascinoso stranimento. Ma soprattutto volevo ringraziarLa per aver dato ospitalità alle iniziative vòlte a salvarle, nello strenuo slancio di non accettazione di una realtà allo stesso tempo angosciante e paradossale.
Montagne (come il Corchia e il Sella) scavate dentro in prossimità della vetta da cave in galleria, ben all'interno del perimetro del Parco(?) con il pretesto che il danno arrecato non sia rilevante solo perché è nel sottosuolo e non si vede (...). Abito vicino a Empoli e sono un frequentatore della verde Garfagnana, che ho girato in lungo e in largo (se penso a quante volte sono passato proprio da Gallicano, per andare alla Grotta del Vento...) e ho capito che la bellezza unica di queste montagne è accompagnata da un silenzio a cui qualcuno deve pur dare voce.
Spero che qualcosa cambi, prima che sia troppo tardi; anch'io -nel mio piccolo- qualcosa ho fatto. Mi fermo, prima di dilungarmi: spero di conoscerLa per potersi dire il resto di persona e credo che potremmo senz'altro darci del "tu", data anche l'affinità di età (io sono del 1971).
E' terapeutico e consolatorio condividere la commozione che mi coglie ogni volta che vedo queste aspre e struggenti montagne (in cui mi "perdo" per ritrovarmi) che tanta parte hanno avuto nella mia vita e tanto senso le hanno dato.
E tonificante è esprimere l'afflato che mi porta a considerare come un fratello chiunque condivida l'amore per esse e l'indignazione per lo scempio che ne viene fatto.
Grazie ancora e a presto, magari.
S.D.R.
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