Le abitazioni sfitte (o meglio, a disposizione) sono considerate seconde case e sono tassate con l'aliquota Imu ordinaria dello 0,76%, che i Comuni potranno aumentare o diminuire dello 0,3%, anche prevedendo un prelievo più elevato (colpendo di più, ad esempio, lo sfitto rispetto al locato).
Il Governo, invece, non potrà stabilire un'aliquota differenziata per queste abitazioni con il Dpcm da varare entro dicembre: se interverrà per modificare l'aliquota ordinaria, lo dovrà fare in modo uniforme.
Per un prelievo ad hoc sulle case sfitte, su base nazionale, servirebbe una norma di legge.
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