Sulle case date in affitto si applica l'aliquota ordinaria dello 0,76%, sia per i contratti liberi che per i contratti a canone concordato.
Questi ultimi, in particolare, in molte città pagavano un'Ici ridotta (fino allo 0,1%) o erano esentati se la casa era usata come abitazione principale dall'inquilino.
Nel decreto sul federalismo municipale, il prelievo sugli immobili locati - anche diversi dalle case - era automaticamente dimezzato: or, invece, è lasciata ai Comuni la facoltà di ridurre l'aliquota allo 0,4%, eventualmente differenziandola in base al tipo di contratto.
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