L’amministratore unico della «Feu de Bois» (Società Energia Elettrica), Franco Reali, 65 anni, residente a Coreglia, è indagato dalla procura con l’accusa di falsità ideologica in atto pubblico. La vicenda trae origine dall’annullamento da parte del Tar di Firenze dell’autorizzazione concessa alla Feu de Bois con sede legale a Castelnuovo della costruzione dell’impianto a biomasse in località Zinepri a Gallicano che avrebbe ottenuto finanziamenti pubblici da parte della Regione.
L’amministratore della Società Energia Elettrica di Castelnuovo è accusato di aver depositato il 25 giugno 2009 alla Provincia una domanda di autorizzazione alla costruzione dell’impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili dichiarando falsamente di aver disponibilità dell’area in località Zinepri in forza di un esplicito consenso da parte del proprietario dell’immobile che risultava dal contratto stipulato in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata.
Contro la decisione della Provincia di autorizzare la Feu de Bois alla costruzione dell’impianto a Gallicano il legale del Comitato Salute Ambiente di Gallicano, avvocato Nicola Marcuccetti, depositò un’istanza di annullamento della determina dirigenziale della Provincia sostenendo che la società Feu de Bois non era proprietaria e non poteva vantare alcun titolo sull’area in località Zinepri. E successivamente il Comitato Salute e Ambiente di Gallicano deposita all’ufficio protocollo del Comune, al presidente della Provincia e all’ufficio Ambiente una diffida alla costruzione dell’impianto a biomasse.
Nell’atto vennero evidenziati due punti: le dichiarazioni della società sono false e la cessione a trattativa privata di un bene di proprietà comunale senza alcune evidenza pubblica e senza valutazione di offerte concorrenti è illegittima. Il Comune di Gallicano rispose al Comitato Ambiente e Salute che era tutto regolare e legittimo. Ma il ricorso al Tar presentato il 21 settembre 2011 dalla ditta Vale di Gallicano contro l’autorizzazione concessa alla Feu de Bois per la costruzione dell’impianto a biomasse bloccò l’iter amministrativo. A quel punto il consigliere Daniele Venturini, capogruppo della lista «Gallicano Concreta e Solidale», chiede un consiglio comunale straordinario e ribadisce le irregolarità delle procedure per la concessione dell’area e l’autorizzazione dell’impianto.
Tra l’altro dalle carte emerge un episodio singolare: la costituzione della società Feu de Bois datata 20 maggio 2009 è successiva alla delibera del consiglio di Gallicano (28 novembre 2008) nella quale vengono approvate le linee di indirizzo per la stesura e la sottoscrizione con Se.Ver.A. spa e con partners ad essa collegati di una convenzione per la progettazione, costruzione ed esercizio su un’area di proprietà comunale (1549 metri quadrati) in località Zinepri di un impianto per la produzione di energia con alimentazione a biomasse. Venturini il 3 gennaio scorso ha presentato l’esposto in procura. Dalla sola lettura delle carte sarebbe emerso il falso e il magistrato si appresta a chiudere l’inchiesta.
Fonte: Il Tirreno - Luca Tronchetti
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