Nei giorni scorsi Elsa Fornero, che fa parte del governo presieduto dal Presidente del Consiglio Mario Monti, ha dichiarato che vuole essere chiamata Fornero, senza l’articolo la davanti. Come mai? Avrete notato che quando viene citata una donna che svolge un determinato ruolo si scrive e si dice: la Bindi, la Nannini, la Cuccarini… quando si parla o si scrive di uomini invece l’articolo non si usa mai, e tutti dicono semplicemente Monti, Berlusconi, Celentano…
Come mai questa differenza? Perché le donne sono arrivate lentamente a svolgere ruoli importanti, e si è sentito il bisogno, per molto tempo, di far capire che quel cognome apparteneva a una donna, segnalandolo con l’articolo. Gli uomini, invece, dell’articolo non hanno mai avuto bisogno, perché per secoli hanno sempre dominato in ogni campo.
Oggi, però, le cose sono cambiate. Giustamente Elsa Fornero vuole essere considerata una persona che svolge il proprio ruolo, indipendentemente dall’essere una donna. A proposito, Fornero è ministro o ministra del lavoro e delle politiche sociali? I nomi che indicano professioni o cariche pubbliche fino a una certa epoca non prevedevano, per ovvi motivi, una forma femminile. Per questo motivo molti continuano a dire e scrivere il ministro Fornero. La cosa fa un po’ sorridere, visto che si tratta di donne. La parola ministra esiste, è registrata in tutti i vocabolari della lingua italiana, ma a molti non piace. Dunque, fate come preferite: usate ministro o ministra riferita a donne. Se userete ministra userete una parola del tutto corretta e legittima.
Articolo tratto da L'Avvenire di Valeria Della Valle
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