domenica 8 gennaio 2012

Le registrazioni delle Veglie raccolte in un maxi archivio

La Scuola Normale di Pisa e l’Università di Siena hanno dato vita alla realizzazione di un progetto denominato “Grammo-foni. Le soffitte della voce”, volto a raccogliere, salvaguardare e analizzare documenti vocali di interesse linguistico tramite la loro digitalizzazione e catalogazione, attraverso la costituzione di un archivio telematico al Laboratorio di Linguistica della Scuola Normale di Pisa. 
Verrà formato un archivio nazionale, dove le voci registrate in 70 audiocassette durante le sere di veglia tenute a Gallicano sotto la guida delle maestre Duse Lemetti e Alma Castelvecchi, verranno studiate e trascritte così da poter essere messe a disposizione delle future generazioni. La Scuola Normale ha organizzato una giornata di studi sugli archivi sonori lo scorso 28 novembre, “Gli archivi sonori: per un dialogo interdisciplinare” alla quale hanno partecipato le maestre accompagnate dal responsabile ufficio cultura del Comune di Gallicano Loretta Mazzanti; è stata questa una occasione per poter visitare il laboratorio di digitalizzazione e ascoltare le parole degli esperti di conversazione.

Giulio Simonini - La Nazione


Il libro del Gruppo Vegliatori di gallicano: "Stasera venite a vejo Tere'? - Le veglie della Garfagnana - a cura di Duse Lemetti" fa parte della Collana Banca dell'Identità e della Memoria. Clicca qui per maggiori informazioni.


La parola, capace di riscaldare, consolare, divertire e distrarre, era la protagonista incontrastata delle veglie, gli incontri serali che concludevano la giornata dei moltissimi garfagnini che lavoravano duramente nei campi.
Le veglie costituivano importantissimi momenti di aggregazione, socializzazione e comunicazione, durante i quali giovani ed anziani esprimevano tensioni, affetti e sentimenti, discutendo dei più svariati problemi. In questo volume sono raccolte le storie e i canti che animavano quei momenti; pagina dopo pagina il lettore avrà la possibilità di calarsi nelle più differenti realtà, ridendo degli aneddoti più divertenti e partecipando intimamente al dolore che emerge da alcuni racconti.

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