Si apre un altro fronte di battaglia contro il progettato impianto a biomasse, che dovrebbe essere realizzato nell’area industriale di Zinepri dalla società Feu De Bois, su un terreno acquistato dal Comune di Gallicano.
Dopo la sentenza del Tar della Toscana che, alcune settimane fa, ha annullato l’autorizzazione della Provincia di Lucca per la realizzazione della centrale e con il Comune di Gallicano impegnato a presentare, contro tale sentenza, ricorso in appello al Consiglio di Stato, è stato promosso un ulteriore ricorso. Con la nuova istanza si chiede l’annullamento della determinazione dirigenziale, con la quale il Comune ha disposto la cessione, a trattativa privata, del terreno interessato alla realizzazione dell’impianto.
Una superficie posta nel cuore dell’area industriale di Zinepri, intorno alla quale operano da tempo diverse aziende. Proprio alcune di queste imprese industriali, unitamente al Comitato Ambiente e Salute di Gallicano, chiedono ora al Tribunale Amministrativo della Toscana di annullare gli atti relativi al passaggio di proprietà del terreno, dove è prevista la costruzione dell’impianto di produzione di energia elettrica che sarebbe alimentato a biomasse.
La Feu De Bois ha acquistato, mesi fa, l’area con apposito contratto dal Comune di Gallicano per l’importo di 128 mila euro. Intanto la giunta comunale ha autorizzato il sindaco Maria Stella Adami a resistere nel giudizio avanti al Tar per il nuovo ricorso, affidando l’incarico di rappresentanza, assistenza e difesa degli interessi del Comune ad un proprio legale di fiducia. Un ulteriore ostacolo quindi ai fini della realizzazione dell’impianto, con allungamento dei tempi per l’attuazione del progetto. La Feu De Bois ora dovrà infatti sperare nell’esito favorevole del giudizio in appello al Consiglio di Stato per l’autorizzazione a costruire l’impianto e attendere l’esito del giudizio del Tribunale amministrativo regionale per la cessione del terreno.
Fonte: Il Tirreno - Emilio Simonini
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