«Con la pubblicazione odierna (venerdì: ndr) della manovra bis varata dal governo in Gazzetta, da domani, visto che la legge va in vigore dal giorno dopo, scatteranno gli aumenti relativi all'innalzamento dell'Iva dal 20% al 21%». A ricordarlo è l'Ufficio studi della Confcommercio per l'Italia, che segnala quali prodotti a partire da oggi, sabato 17 settembre, potrebbero risultare più cari a causa della manovra sull'Iva e quali resteranno fermi.
«Dalla tv al vino, dai giocattoli alle automobili, dalle scarpe ai detersivi, molti prodotti saranno più cari - si legge nella nota dell'Ufficio studi -. Nessun rincaro invece dovrà esserci per pane e latte, pomodori e giornali, per fare degli esempi di prodotti con Iva al 4%. Complicato orientarsi per chi mangia cioccolata: aumenti in vista per le confezioni di pregio, prezzi fermi invece per le comuni "tavolette". Discorso analogo per il caffè: c'è da aspettarsi un rincaro per la confezione al supermercato, invariato dovrebbe restare il prezzo della tazzina al bar, perchè nel primo caso l'Iva è al 20 e aumenterà al 21% nel secondo caso e' al 10% e resta com'e'.
L'aumento sul singolo acquisto si sentirà poco: per un paio di scarpe da 120 euro, l'aumento sarà di appena 1 euro. Ma è previsto che la norma porti complessivamente nelle casse dello Stato 700 milioni di euro già quest'anno e 4,2 miliardi di euro l'anno dal 2012. Insomma l'esborso per le famiglie potrebbe oscillare dai 123 euro calcolati dalla Cgia di Mestre ai 173 da Federconsumatori e Adusbef fino ai 500 euro che preoccupano le catene di distribuzione come la Coop.
Piu' caro anche il pieno per l'auto. Con l'aumento dell'Iva previsto dalla manovra ''il prezzo della benzina aumentera' di 1,2-1,3 centesimi al litro'', calcola il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita. Per quanto riguarda l'impatto sui consumi, De Vita ha spiegato che ''il trend e' negativo e i consumi vanno già maluccio e questa misura certo non aiuta''.
I prodotti e i servizi nel mirino sono molti: auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, piatti e tovaglie, mobili e lampade, rossetti e rasoi, frigoriferi e lavatrici, solo per citare alcuni dei prodotti a largo consumo. Anche il turismo viene toccato con la previsione di un aumento per stabilimenti balneari e pacchetti vacanza. Si salveranno dal ritocco però tutte le operazioni effettuate con la pubblica amministrazione e quelle per le quali era già stata emessa la fattura anche se il corrispettivo ancora non e' stato pagato.
Questo è l'elenco dei principali beni, secondo la Confcommercio, per i quali aumenta l'imposta di consumo dal 20 al 21%.
Televisori e prodotti per l'home entertainment
Macchine fotografiche e videocamere
Computer desktop, portatile, palmare e tablet
Autocaravan, caravan e rimorchi
Imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento barche
Strumenti musicali
Giocattoli, giochi tradizionali ed elettronici
Articoli sportivi
Manifestazioni sportive e parchi divertimento
Stabilimento balneare
Piscine, palestre e altri servizi sportivi
Articoli di cartoleria e cancelleria
Pacchetti vacanza
Automobili, ciclomotori e biciclette
Trasferimento proprietà auto e moto
Affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto
Pedaggi e parchimetri
Apparecchi per la telefonia fissa, mobile e telefax
Servizi di telefonia fissa, mobile e connessioni internet
Tabacchi
Abbigliamento e calzature
Rasoi elettrici, taglia capelli, phon
Articoli per la pulizia e per l'igiene personale
Profumi e Cosmetici
Gioielleria e orologeria
Valigie e borse e altri accessori
Servizi di parrucchiere
Servizi legali e contabili
Mobili e articoli per illuminazioni
Biancheria e tessuti per la casa
Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forno
Piccoli elettrodomestici per la casa
Piatti, stoviglie e utensili per la casa
Detergenti e prodotti per la pulizia della casa
Carburanti
Caffè
Bevande gassate, succhi di frutta e bevande analcoliche
Liquori, superalcolici, aperitivi alcolici
Vini e spumanti.
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