Ricevo e pubblico il seguente comunicato stampa.
In questi giorni il Comitato Ambiente e Salute di Gallicano ed il Comitato Salute e Ambiente di Barga e Coreglia, insieme a numerose decine di cittadini hanno chiesto al TAR della Toscana di annullare l'autorizzazione per la costruzione di una centrale a biomasse nell’area industriale Zinepri di Gallicano, precisamente sul parcheggio sito tra l’impianto di bricchettaggio e lo stabilimento della ditta Premier, in linea d’aria non molto distante dal nuovo plesso scolastico, dall’asilo nido e dagli impianti sportivi.
L'impianto è stato autorizzato in un'area di pertinenza fluviale ad elevata pericolosità idraulica e caratterizzata da elevata fragilità degli acquiferi, in contrasto con le previsioni del PTC.
Pur di consentirne l'autorizzazione sono state apportate modifiche agli strumenti urbanistici senza la valutazione integrata prevista dall'art. 11 L.R. 1/2005.
Inoltre la realizzazione della centrale su di un'area di proprietà comunale è stata affidata ad una società privata senza nessuna procedura ad evidenza pubblica, ed alla stessa società il Comune di Gallicano vorrebbe cedere tale area senza ricorrere ad alcun bando né valutare altre offerte.
A ciò si aggiunga che l'impianto autorizzato è quasi il doppio rispetto alle dimensioni ottimali indicate dal Piano Energetico Regionale.
L'intervento al TAR dei comitati e dei cittadini, che va ad aggiungersi ad altri tre ricorsi presentati da aziende di Gallicano che in questo modo hanno manifestato la loro contrarietà a questo progetto, nasce dalla preoccupazione per l’inquinamento che produrrebbe detto impianto e per gli effetti negativi che potrebbe avere sulla salute delle popolazioni locali, nelle quali sono già stati evidenziati eccessi di mortalità per patologie tumorali e non tumorali, quali ad esempio malattie del sistema circolatorio e dei polmoni.
Alcuni temono anche di perdere i posti di lavoro, infatti alcuni titolari di aziende di Zinepri hanno espresso l’intenzione di allontanarsi da Gallicano se venisse realizzata la centrale a biomasse, sia per i temuti impatti sanitari, sia perchè l’impianto a biomasse potrebbe mettere a repentaglio la vivibilità dell’area industriale e non solo.
Il Comitato Ambiente e Salute di Gallicano ed il Comitato Salute e Ambiente di Barga e Coreglia promotori e primi firmatari del ricorso hanno quindi ottenuto il consenso di moltissimi cittadini che con i loro incoraggiamenti, contributi economici e/o firme hanno preso parte in prima persona a questa civile e corale opposizione ad un impianto dannoso in un territorio già gravato da molte altre pesanti fonti emissive.
Gallicano, 10 novembre 2010
Comitato Ambiente e Salute di Gallicano
Comitato Salute e Ambiente di Barga e Coreglia
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