Cerchiamo di affrontare il complesso tema dei costi: non avendo a disposizione molti dati sui reali costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte di Se.Ver.A. cerchiamo di fare delle ipotesi.
Dalle fatture rilasciate al Comune di Gallicano nel 2009 risulta che Se.Ver.A. fa pagare lo smaltimento delll’indifferenziato al costo di 190 €/t.
Nel 2010 ci risultano aumenti pari al 4%, quindi saliamo a circa 198 €/t.
I nuovi amministratori di Se.Ver.A. stanno dicendo che a questi costi l’azienda non è sostenibile, è necessario un aumento di circa il 40%, per cui saliamo a circa 277 €/t.
La prima cosa che salta subito all’occhio è che abbiamo i costi di smaltimento (e non solo quelli) maggiori di tutte le altre aziende della provincia (la media è pari a circa 160€/t ).
Dai dati 2009 risulta che sono stati raccolti rifiuti solidi urbani pari a 10.700 t, che hanno avuto un costo di smaltimento (fatturato ai comuni) di circa 2.188.000 €, che saliranno a 2.964.000 l’anno prossimo.
Quanto sarebbe il risparmio se si passasse dall’attuale 30% di raccolta differenziata al 65% previsto dalla legge? In questo caso si dovrebbero smaltire “solo” 5350 t di indifferenziato, per cui il risparmio sarebbe di 1.094.000 al costo attuale e 1.482.000 al probabile costo futuro.
Il costo di conferimento del differenziato non abbiamo dati per quantificarlo, ma se escludiamo il costo del trasporto, dovrebbe essere 0, anzi i consorzi che raccolgono gli imballaggi (CONAI, ecc) se i materiali sono qualitativamente ben differenziati (con frazioni estranee al 4-5%) pagano le seguenti cifre per i materiali conferiti (dati 2009):
Per cui se si riuscisse ad avere un’ottima differenziazione della RD, potremmo anche guadagnare dal conferimento alcune centinaia di migliaia di euro. Inoltre c’e’ da considerare che raggiungendo gli obbiettivi di RD fissati dalla legge non dovremmo più pagare multe per il conferimento dei rifiuti in discarica.
Questa sicuramente è una semplificazione, in mancanza di dati più precisi non si può far di meglio, ma non basta ad insinuare un ragionevole dubbio che un’altra strada si possa intraprendere?
Sempre a proposito di costi, viene spesso detto che per fare la RD servono nuovi mezzi e questo è un costo: vero, ma non è forse vero che per ammodernare l’inceneritore serve una cifra molto consistente e probabilmente superiore?
Probabilmente passando ad una raccolta differenziata spinta un aumento tariffario ci sarebbe, ma deve essere ben chiaro che sicuramente ci saranno tariffe esorbitanti se dovesse essere ammodernato l’impianto. La società senza aumenti tariffari dell’ordine del 40% produrrebbe perdite ogni anno fino alla eventuale messa in esercizio dell’impianto e stiamo parlando di anni.
Un’ultima osservazione sui termovalorizzatori: ad oggi abbiamo bisogno degli inceneritori per smaltire la parte non differenziata dei rifiuti, in attesa di trovare dei sistemi migliori maggiormente sostenibili, ma è indispensabile ridurre, riusare, differenziare e riciclare. Se questa è la strada vuol dire che nel prossimo futuro dobbiamo pianificare una diminuzione della capacità produttiva degli inceneritori e non un aumento, perchè se i rifiuti indifferenziati diminuiscono, quello che rimane è insufficiente (dal punto di vista economico) a tenere in vita gli impianti.
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