La vicenda di Se.Ver.A spa, potrebbe evidenziare possibili irregolarità di gestione e sottolinea l’esigenza che i cittadini hanno il diritto di conoscere fino in fondo l’uso spesso disinvolto che viene fatto delle risorse pubbliche.
Lo dice Fulvio Mandriota, responsabile provinciale del Codacons, che aggiunge:
«Il Codacons chiederà che uso si è fatto in questi anni del denaro pubblico gestito da Se.Ver.A. Oggi, dopo che i sindacati hanno sollevato la questione occupazionale, chiamando in causa i sindaci di Castelnuovo e Gallicano, si evidenzia la necessità assoluta di fare chiarezza sulle gestioni passate.
Il rifiuto da parte dei revisori dei conti di firmare l’ultimo bilancio, ha prodotto, in sede comunale, la mancata approvazione del documento contabile. Rileggendo gli atti degli ultimi anni delle gestioni di Se.Ver.A molti sono gli interrogativi che destano la necessità di una risposta sia in sede politica, sia sul piano amministrativo.
A noi spetta il giudizio critico sul come si è proceduto nel gestire il pubblico denaro, spesso indulgendo con scelte ideologiche che nulla hanno a che vedere con la sana amministrazione. Noi chiediamo conto delle scelte fatte dai passati dirigenti e soprattutto ci chiediamo perché i revisori dei conti si siano irrigiditi solo oggi, dopo essere responsabili dei passati documenti di bilancio.
Aggiungiamo, inoltre, che la questione non può e non deve limitarsi alla cronaca ed è necessario che i consumatori assumano posizioni di forte censura sulla dirigenza di Se.Ver.A, società a capitale misto pubblico-privato, in un settore molto delicato: la raccolta ed il riciclaggio dei rifiuti».
Lo dice Fulvio Mandriota, responsabile provinciale del Codacons, che aggiunge:
«Il Codacons chiederà che uso si è fatto in questi anni del denaro pubblico gestito da Se.Ver.A. Oggi, dopo che i sindacati hanno sollevato la questione occupazionale, chiamando in causa i sindaci di Castelnuovo e Gallicano, si evidenzia la necessità assoluta di fare chiarezza sulle gestioni passate.
Il rifiuto da parte dei revisori dei conti di firmare l’ultimo bilancio, ha prodotto, in sede comunale, la mancata approvazione del documento contabile. Rileggendo gli atti degli ultimi anni delle gestioni di Se.Ver.A molti sono gli interrogativi che destano la necessità di una risposta sia in sede politica, sia sul piano amministrativo.
A noi spetta il giudizio critico sul come si è proceduto nel gestire il pubblico denaro, spesso indulgendo con scelte ideologiche che nulla hanno a che vedere con la sana amministrazione. Noi chiediamo conto delle scelte fatte dai passati dirigenti e soprattutto ci chiediamo perché i revisori dei conti si siano irrigiditi solo oggi, dopo essere responsabili dei passati documenti di bilancio.
Aggiungiamo, inoltre, che la questione non può e non deve limitarsi alla cronaca ed è necessario che i consumatori assumano posizioni di forte censura sulla dirigenza di Se.Ver.A, società a capitale misto pubblico-privato, in un settore molto delicato: la raccolta ed il riciclaggio dei rifiuti».
Fonte: Il Tirreno
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