sabato 25 settembre 2010

Se.Ver.Acque: via al concordato

Il tribunale fallimentare ha accolto la proposta di concordato preventivo per Se.Ver.Acque srl depositata il 2 settembre dall’avvocato Giovanni Iacomini dopo la messa in liquidazione della società di gestione degli impianti di depurazione della Garfagnana datata 8 aprile.
Il collegio - presidente Giulio Giuntoli, a latere Giacomo Lucente e Carmine Capozzi - ha nominato il dottor Lucente giudice delegato e il commercialista Marco Terigi commissario giudiziale ordinando la convocazione dei creditori per il 16 dicembre alle 11.
Per i giudici del tribunale fallimentare sussistono i requisiti per l’apertura della procedura concorsuale in base alla previsione della cessione dell’intero complesso aziendale e dell’impegno assunto da Se.Ver.A spa - società partecipata al 57% - di accollarsi parte della cospicua esposizione debitoria con un passivo che ammonta a 13 milioni e mezzo e un attivo esigibile di 6,7 milioni (l’attivo complessivo sarebbe di 13 milioni, ma è fittizio, riferito a crediti non riscossi e solo sulla carta).
Si tratta di un concordato preventivo di tipo misto o a doppio binario con la suddivisione dei creditori in classi secondo posizione giuridica e interessi economici e con la figura dell’assuntore: un soggetto terzo che assume su di sè il rischio del fallimento attraverso un accollo cumulativo.
In questo caso l’assuntore è la Se.Ver.A. spa, società capogruppo e controllante di Se.Ver.Acque, integralmente partecipata dai comuni della Garfagnana e interessata a rilevare una consistente parte degli assets aziendali.
La Se.Ver.A. con sede a Castelnuovo - azienda a capitale misto prevalenza pubblica che opera nella raccolta, riciclaggio, smaltimento di rifiuti con annesso recupero energetico - si accollerà debiti di Se.Ver.Acque per 7,1 milioni. Passività nei confronti dei comuni e degli istituti di credito (Carige, Banca del Monte, Cassa di Risparmio di Lucca, Livorno e Pisa, Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana, Credito Cooperativo, Unicredit, Italease) relativi a finanziamenti, mutui, scoperti di conto corrente e leasing. Contestualmente Se.Ver.A. otterrà anche i crediti, ancora da esigere, della controllata stimati per 6,7 milioni. Con uno sbilancio di 400mila euro. Se.Ver.Acque invece a fronte di un debito di 3,6 milioni verso i creditori s’impegna a pagare il 100% ai creditori privilegiati - tra cui le imprese artigiane della Garfagnana e la società Gino Guidi proprietaria di un immobile del valore di 75mila euro su cui grava un’ipoteca - e una percentuale che varia tra il 35 e il 59 per cento nei confronti dei creditori chirografari (fornitori) al netto degli eventuali crediti.
Dai riscontri contabili in bilancio Se.Ver.Acque avrebbe crediti esigibili sufficienti per portare avanti il piano di salvataggio. Di fondamentale importanza riveste la cessione dei contratti in leasing dei quattro immobili - con canoni d’acquisto già pagati per più del 50% - per ottenere liquidità necessaria a soddisfare i creditori. Si tratta del fabbricato in località Belvedere di Castelnuovo (142 mq) confinante con Se.Ver.A. spa; dell’immobile in via della Rena a Gallicano (800 mq complessivi, valore di mercato 960mila euro) a due piani adibito a magazzino, spogliatoi, posti auto e uffici; dell’immobile in via Vorno a Guamo (440 mq, valore di mercato 700mila euro); dell’immobile in via Cementeria località Nuvolicchia a Piazza al Serchio (valore 450mila euro). Per i dodici dipendenti di Se.Ver.Acque srl sono state avviate le procedure di mobilità. Per 5 di loro a maggio per 7 ad agosto. Tutti hanno avuto ampie assicurazioni di essere riassorbiti nell’ambito di Se.Ver.A. spa.

Fonte: Il Tirreno

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1 commento:

  1. Lavoratori dimenticati!
    Visto che lei si è occupato varie volte nel suo blog delle vicende Severa,le invio il link dell'ultimo articolo sul Tirreno.
    Saluti
    Ex Lavoratore Se.Ver.Acque

    http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2011/04/03/news/i-lavoratori-di-severa-acque-ora-intervenga-la-provincia-3849130

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