Entro la fine di settembre i sindaci della Garfagnana dovranno decidere il futuro di Severa, la societa' che gestisce i rifiuti della zona. All'orizzonte c'è il possibile potenziamento dell'inceneritore di Castelnuovo.
Attualmente Severa è sommersa dai debiti. Almeno 5 milioni di euro, secondo Aurelio Russo, il vicepresidente del cda insediatosi a giugno.
Attualmente Severa è sommersa dai debiti. Almeno 5 milioni di euro, secondo Aurelio Russo, il vicepresidente del cda insediatosi a giugno.
I motivi della crisi? Soprattutto il fatto che i Comuni soci negli ultimi anni coprivano solo la metà dei costi reali sostenuti da Severa. E non giravano a Severa gli importi della tassa sui rifiuti versati dai cittadini. Secondo i bilanci, solo i comuni di Castelnuovo e Gallicano dovrebbero versare nelle casse della società oltre 2 milioni di euro. Da gennaio c'è bisogno di una svolta.
Il consiglio di amministrazione ha proposto due strade ai sindaci.
O i Comuni iniziano a pagare per intero i servizi forniti da Severa, con conseguente aumento dalla tassa sui rifiuti per i cittadini. Oppure si potenzia il termovalorizzatore di Castelnuovo.
Questa seconda opzione prevede un investimento di 24 milioni per portare l'impianto ad una capacita' di lavorazione di 35 mila tonnellate annue. In questo modo l'impianto, oltre a trattare i rifiuti prodotti in Garfagnana, garantirebbe guadagni alla società.
Potrebbe cioè smaltire a pagamento il cdr, il combustibile da rifiuti, prodotto da altri impianti. E potrebbe produrre energia elettrica da rivendere all'Enel. Le entrate servirebbero in parte anche a ripagare l'investimento iniziale. E questa soluzione, dicono i nuovi dirigenti Severa, comporterebbe solo un lieve ritocco delle tariffe.
Contro questa ipotesi però è già sul piede di guerra il comitato ambientalista 'Non bruciamoci la Garfagnana', che chiede invece di incrementare la raccolta differenziata.
Fonte: Noi Tv
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