Il piano industriale di Se.Ver.A. non convince il comitato “Non bruciamoci la Garfagnana”. Anzi, il coordinamento ha diramato una nota in cui attacca duramente le ultime novità di casa Se.Ver.A. perché in contrasto con la programmazione dell’Ato e del Comune. «I furbetti ci riprovano? - si chiede Pierluigi Pellizzer, del comitato - dopo una gestione fallimentare, i vertici di Se.Ver.A ripartono dalla strumentalizzazione dei livelli occupazionali per riproporre ciò che i cittadini hanno già respinto in passato. Coloro che hanno creato bilanci con milioni di euro di passivo stanno nuovamente provando a trasformare la Garfagnana nel più grosso sito di smaltimento di rifiuti della Toscana settentrionale». Nell’assemblea dei soci di Se.Ver.A del 26 agosto il nuovo cda ha presentato il nuovo piano industriale: «Solo proposte di investimenti in impiantistica anziché obiettivi di corretta gestione dell’intero ciclo dei rifiuti ed investimenti in risorse umane - spiega Pellizzer -, si ripropone di riadeguare l’attuale impianto mantenendo la stessa potenzialità ma con una valutazione economica nettamente sfavorevole e con costi esorbitanti». Il comitato “Non bruciamoci la Garfagnana” ribadisce la non praticabilità delle ipotesi. La priorità è garantire i posti di lavoro? Allora si investa in risorse umane raggiungendo i livelli di raccolta differenziata previsti dalla legge, 55% adesso e 65% al 2012, dopo di che lo smaltimento del poco indifferenziato residuo non potrà giustificare alcun investimento su impianti di smaltimento finale di rifiuti, inceneritori e/o discariche».
Fonte: Il Tirreno
Fonte: Il Tirreno
IL TIRRENO HA TAGLIATO LA PARTE FINALE DEL COMUNICATO DEL COMITATO:
RispondiEliminaarticolo intero su --> http://www.ilgiornaledicastelnuovo.it/news.aspx?Id=2532