Si decide il destino di Se.Ver.A
il Tirreno — 26 settembre 2010 pagina 10 sezione: LUCCA
il Tirreno — 26 settembre 2010 pagina 10 sezione: LUCCA
Si deciderà l’8 ottobre il futuro di Se.Ver.A spa. Un appuntamento fondamentale e un passaggio decisivo per le sorti della società, che vedrà impegnata l’assemblea dei soci, ovvero i sindaci dei comuni della Garfagnana, convocati per esprimersi sul piano industriale dell’azienda.
Due le ipotesi in discussione, come ha anticipato il sindaco di Gallicano Maria Stella Adami nel corso della seduta consiliare. «Il gruppo di lavoro, formato dai sindaci di Castelnuovo, Gallicano, Camporgiano, Minucciano e Vergemoli, creato appositamente per affiancare il cda della società per dare indirizzi sul futuro dell’azienda, - ha affermato Adami - ha esaminato due proposte di piano industriale.
La prima prevede di lasciare inalterato l’impianto di smaltimento dei rifiuti, che può trattare 15 mila tonnellate annue fino al 2019, come da autorizzazione della Provincia. Il risvolto negativo di tale ipotesi è che i Comuni dovranno aumentare le tariffe. Con gli attuali introiti infatti non è possibile la copertura delle spese.
La seconda ipotesi prevede l’ampliamento dell’impianto, dotandolo anche di una moderna tecnologia così da non aumentare l’inquinamento, arrivando a trattare 30-35 mila tonnellate annue di rifiuti. Si avrebbero maggiori utili senza dover ritoccare le tariffe».
Tale ipotesi di piano industriale è stata caldeggiata dal capo gruppo di maggioranza Ardelio Pellegrinotti, che nel suo intervento ha stigmatizzato anche il comportamento del sindaco di Vergemoli Giannini, che, ha suo dire, ha esternato sulla stampa dichiarazioni allarmistiche sullo stato dell’azienda, che avrebbero potuto avere anche conseguenze negative per Severa Acque e quindi per i creditori, come le imprese artigiane, che con il concordato preventivo, deciso dal tribunale, potranno riscuotere l’intero dovuto. «Inoltre - ha proseguito Pellegrinotti - sono favorevole al piano industriale che prevede il potenziamento dell’attività, a condizione che sul territorio si producano meno rifiuti, sia migliorata la raccolta differenziata e sia applicata la Tia (tariffa di igiene ambientale), che ha come obiettivo quello di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio».
Contrari ad ambedue le ipotesi di piano industriale la minoranza di “Gallicano c’è”, che insieme alla lista di centro destra “Gallicano concreta e solidale”, chiede sull’argomento una apposita seduta del consiglio comunale.
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